In occasione dei guai processuali di Berlusconi il suo uomo di pubbliche
relazioni, Giuliano Ferrara, è uscito in un paradossale ma
italianissimo rovesciamento delle parti: gli eversori, i corrotti, i nemici della giusta società non sono i ladri e i corruttori, gli eversori delle leggi, ma i cittadini operosi* e onesti che hanno il torto supremo di pretendere di vivere del loro lavoro, del loro sudore, come dice la Bibbia.
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Rispetto assoluto per la sua posizione: ma cosa intende per dipendente pubblico? io sono dipendente del S.S.N., assunto tramite concorso in un posto dove non conoscevo nessuno. Non ho alcun padrino politico. Studio quotidianamente come decine di colleghi per dare il meglio di me stesso all’utenza. Sia chiaro non va sempre liscia la relazione con l’utente malato. Ne vedi di cotte e di crude. Ho incontrato anche i malati brunettiani, che giudicavano, pretendevano. Con serenità hanno ricevuto il servizio richiesto senza mai fare una lettera di protesta per inefficienza. Questo non è garanzia di nulla, ma forse meno ideologia contrappositiva non farebbe male al nostro Paese.