Se i liberi pensatori egiziani come Nasr Hamid Abu Zayd non fosseri stati costretti all’esilio in Olanda, la situazione egiziana sarebbe più positiva e sarebbe migliorata più velocemente.
Di questo importante intellettuale morto nel 2010, pochi mesi prima della rivoluzione egiziana, segnalo la sua ultima opera dedicata al grande pubblico: "Testo sacro e libertà. Per una lettura critica del Corano" (Marsilio, 2012). C’è un intero capitolo dedicato all’interpretazione moderna della giustizia nei confronti delle donne e del loro ruolo nella società.