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Commento di paolo

su Dalla “casta” alla “cosca”


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paolo 26 luglio 2011 10:06

caro Alfa , chissà perché anch’io quando sento la parola " casta" la traduco in "cosca" . In effetti ci sono tutte le peculiarità di una cosca mafiosa più che la difesa dei privilegi di casta .


A Giuseppe , con il quale concordo in pieno , mi permetto di osservare che Grillo " è un comico " , come tale nato artisticamente anche se poi ha avuto una trasformazione progressiva da comico a comico di denuncia a politico che mette in satira le sue denunce , per poi infine diventare un guru , un santone della politica , un arruffapopolo (che è l’aspetto che non mi convince) . Ciò non toglie però che anche un "comico" possa dire cose giuste e sensate . D’altra parte ci sono molti politici che sono inconsapevolmente comici e che dicono pure cazzate a iosa .
Su Napolitano invece non concordo . Io non ho , avendone conosciuto la carriera politica da quando era "riformista " nel PCI ,la benché minima fiducia e non ci farei su molto affidamento . L’uomo è un’opportunista , un equilibrista di prima grandezza anche se , a suo merito , gli va riconosciuta una cultura istituzionale tipica di una generazione di politici ormai in estinzione .
Non ho sentito il discorso di Napolitano ma immagino che abbia fatto il solito pistolotto cerchiobottista . In un momento come questo servirebbe ben altro .
Infine e non per fare il criticone a tutti i costi , sarei anche più cauto nel dire che il popolo italiano è migliore della sua classe politica . Perché se è vero che in questo paese è il politico a scegliere i suoi elettori e non viceversa , è chiaro che non si possono scindere le due posizioni .

ciao a tutti 

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