l’articolo e’ interessante anche se, come ci ricorda il titolo, lo sospettavamo gia’.
C’e’ pero’ , sempre nel titolo (l’Iran contrabbanda armi in Iraq) una parola che non mi convince:
contrabbandare vuol dire che io porto illegalmente oltre frontiera una merce che poi viene venduta.
Non solo non si capisce con quali soldi gli "insorti" acquisterebbero quelle armi, ma non si capisce neanche come farebbero ad insorgere per anni senza sostentamento economico, logistico, in armamenti e munizioni.
Non ci risulta che in Iraq ci sia l’oppio con cui mantenere una guerriglia, come verosimilmente accade in Afganistan, quindi il sostegno deve venire dall’estero.
Il punto e’ quello di capire se si tratta di un sostegno politico-religioso o di un lungimirante investimento.
Geri Steve