Orgoglio padano >
Bruciare un fantoccio di Garibaldi con lo slogan: “L’eroe degli immondi” fa capire a Borghezio che il 150° dell’Unità d’Italia è solo “una grossa pagliacciata carnevalesca”.
I Consiglieri Leghisti lombardi, compreso Bossi-junior, approfittano dell’esecuzione dell’Inno di Mameli per uscire dall’aula e prendersi un caffè al bar.
Anche a Speroni, l’euro-parlamentare, l’Inno d’Italia “dà fastidio”. Gli ricorda che piemontesi e francesi hanno conquistato la Lombardia. “Sono – sostiene Speroni - sulla stessa linea del leader del Sud Titolo. Senza l’unità d’Italia il Nord e la Padania sarebbero più ricchi”.
Reguzzoni, il capogruppo della Lega, non parteciperà alla seduta celebrativa decisa dal Parlamento perché “hanno deciso di chiudere gli asili” e quindi starà con i figli. “Ognuno – precisa Reguzzoni - ragionerà secondo coscienza. Evitiamo polemiche inutili”.
Anche Cota, governatore del Piemonte, non vuol fare polemiche. Parteciperà alle cerimonie ufficiali perché “è difficile che il governo della regione possa stare a casa”. E il governo nazionale?
Nel teatrino di Pantomima e Rimpiattino cambiano i personaggi, ma non cambia il copione …