Condivido al 100%.
E mi chiedo: sui giornali e nei network televisivi lavorano giornalisti
o lacchè? Possibile che ormai l’jnformazione sia divenuta uno strumento
diversivo e scandalistico, una delle tante leve del potere, senza che
chi vi lavora abbia il coraggio di reagire? Tra Ordine, confraternite,
gruppi e testate c’è una drammatica incapacità di opporsi a questa
sciagurata tendenza, che fa di molti professionisti dei meri estensiori
di publiredazionali di questo o quel sistema-azienda.
E’ più facile trovare verità, buonsenso ed equilibrio a livello "amatoriale".