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Commento di Paolo Zeriali, Trieste

su La Corte Europea boccia il crocifisso nel paese dei falsi cristiani


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Paolo Zeriali, Trieste 4 novembre 2009 11:24

Sono perfettamente d’accordo che questa levata di scudi a tutela del crocifisso nasconde larghissime fasce di ipocrisia e persino razzismo. Si vuole usare strumentalmente la religione per mandare un segnale agli immigrati: qui non siete graditi, ricordatevi che siete solo ospiti, se proprio vorrete essere un giorno accettati cominciate a convertirvi, a servirci in tutto e per tutto, a fare i nostri schiavetti per mezzo secolo. Poi forse un giorno diremo che siete quasi uguali a noi. Questo è - sotto sotto - il motivo per cui molti portano avanti questa battaglia. Le persone che ci credono davvero - a mio avviso - sono molto poche. Se gli italiani sono - come vogliono farci credere i mass media - quasi tutti cattolici, profondamente immersi nelle loro radici cristiane, pronti a seguire qualsiasi indicazione dia il Papa, come mai allora ci sono 9 milioni di frequentatori di prostitute e trans? Come mai si vendono così tanti preservativi che servono addirittura i distributori automatici? Come mai nelle chiese alla domenica si vede una schiacciante maggioranza di anziani? Ed inoltre, se gli italiani sono tutti così religiosi, perché hanno tanta paura della morte? Lasciamo stare i giovani, che naturalmente hanno progetti di vita (matrimonio, figli, lavoro, battaglie politiche, viaggi, ecc.) e vogliono realizzarli (e quindi il loro timore è giustificato), ma perché gli anziani hanno così paura solo di parlare della morte? Chi è davvero religioso, vede la morte solo come un passaggio e quindi la teme poco.


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