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Commento di Alessandro Tauro

su L'inganno della privatizzazione idrica italiana


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Alessandro Tauro 19 ottobre 2009 14:53

Innanzitutto mille grazie Davide!
Ti rispondo solo per aggiungere che credo anch’io nella questione dello "sfinimento" da seduta notturna e, di conseguenza, sul voto positivo in virtù anche del fatto che proposta di legge Lanzillotta tecnicamente aderiva maggiormente ai dettami europei (come il divieto dell’assegnazione diretta del servizio alle aziende con capitale misto).
Si è probabilmente giudicato questo aspetto positivo e si è ignorato il fatto che, in presenza di una legge simile, il servizio idrico sarebbe stato privatizzato in blocco.
Proprio per questo ho definito "curiosa" e non in altro modo la posizione dell’onorevole Borghesi.

Ricordo durante il governo Prodi la presenza di un DDL a firma proprio Lanzillotta che procedeva ad una revisione dei servizi secondo i seguenti principi:

 Servizio e proprietà dell’acqua totalmente pubblico

 Per i servizi nazionali effettiva applicazione del principio di separazione tra infrastruttura e servizio, con infrastruttura pubblica e servizio affidato a privati costretti a pagare la quota d’affitto allo Stato per la rete (funziona così per gas ed elettricità, ancora non è così per la telefonia)

 Analogo discorso per i servizi locali, con gestione in monopolio privato quando necessario (come ad esempio per i trasporti comunali) ma sempre attraverso gara d’appalto.

Il DDL si è arenato assieme al governo il giorno della sua caduta. Ora dobbiamo rimpiangerlo profondamente...


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