Gentile signore EUROPEO ITALIANO BIANCO,
ella stamani con ogni probabilità ha acceso la luce sul suo comodino grazie al petrolio che brucia nelle centrali, ha preso una tazza di caffè ed ha mangiato per colazione una banana. Ha anche aperto la porta della sua stanza in mogano. Magari nel caffè usa mettere zucchero di canna. Ha preso poi la sua autovettura per andare da qualche parte : essa funziona con la benzina o con il gasolio.
Se ci riflette, lei continua a fare quello che i bianchi europei fanno ormai da secoli : partecipare alla razzia delle risorse di altri popoli.
Ovviamente, come dicevano i latini, est modis in rebus : se le cose ce le paghiamo e non diamo fastidio a nessuno, nulla quaestio.
Purtroppo non è così ; nel senso che le conseguenze del nostro agire sono le torme di individui, uomini come noi, che migrano dalla loro terra, e non per turismo. Senza di noi, loro non migrerebbero ; ed i primi migranti sono stati gli schiavi negri destinati alle piantagioni americane.
Ciò detto non posso essere razzista per il semplice fatto che, ce lo insegna la biologia, non esistono razze diverse della specie umana. Che esistessero lo supponeva Hitler, ma non credo che il dittatore tedesco avesse passato molto tempo sui libri. In ogni caso le cose sono come sono e non come le diciamo noi : dire la verità non le cambia e, perciò, è impossibile che io sia autolesionista o suicida.
Ovviamente accetto critiche di tutti i tipi, anche la sua ; ma è mio diritto replicare, come sto facendo.
Distinti saluti