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Traduzioni ufficiali: tutto quello che c’è da sapere sul processo di certificazione

Negli ultimi anni sono aumentate le richieste di servizi di traduzione con valore legale, un fenomeno che rispecchia un modo sempre più globalizzato e una maggiore mobilità delle persone.

Al giorno d’oggi, sono in molti a trasferirsi in un altro Paese, in via temporanea o definitiva, oppure a vivere come nomadi digitali spostandosi da uno Stato ad un altro con frequenza, senza contare chi si muove per motivi di famiglia o di lavoro.

In questi casi, è necessario regolarizzare una serie di documenti, essenziali per diverse finalità come il riconoscimento di un titolo di studio o la conversione di una patente di guida straniera.

A seconda della situazione possono essere richiesti diversi tipi di traduzione del documento originale, tuttavia uno dei più comuni sono le traduzioni certificate, una modalità completamente diversa rispetto a quella giurata.
 

Cosa sono le traduzioni certificate

Le traduzioni certificate sono documenti da presentare in un Paese straniero, per i quali viene richiesta la certificazione da parte del professionista che ha realizzato la traduzione.

Le regole cambiano in base alle norme di ogni Paese, infatti in Italia basta appena l’autocertificazione del traduttore, il quale di fatto si assume la responsabilità del lavoro svolto firmando il documento.

Per questo motivo, è preferibile rivolgersi a realtà di riferimento del settore come EuroTrad, agenzia di traduzioni con oltre 25 anni di esperienza: presso l’apposita sezione https://www.eurotrad.com/traduzione-certificata/ del sito ufficiale, è possibile apprendere nel dettaglio tutte le peculiarità del servizio.

A differenza delle traduzioni giurate, non bisogna asseverare il documento con l’apposizione di timbri o il pagamento di marche da bollo, ma è sufficiente che il traduttore certifichi le dichiarazioni contenute nel documento originale, indicando sotto propria responsabilità che la traduzione rispecchia fedelmente le informazioni ufficiali.

Si tratta dunque di una soluzione più agevole rispetto alle traduzioni asseverate, tuttavia mantiene la caratteristica di ufficialità fondamentale per la validità del documento tradotto.

La decisione spetta sempre all’ente che la richiede, il quale indicherà quale tipo di traduzione bisogna produrre affinché il documento possa essere accettato e dichiarato valido. Anche all’estero questa modalità è abbastanza comune, infatti viene utilizzata spesso da Paesi come il Regno Unito o il Canada, dove l’indicazione avviene tramite la dicitura Certified Translation.

Questa opzione permette di risparmiare sui costi di traduzione, infatti le tariffe per i documenti certificate sono inferiori rispetto a quelli asseverati.
 

Quando viene richiesta la traduzione certificata

Come abbiamo visto, non esiste una casistica ufficiale sulle traduzioni certificate, in quanto la decisione viene presa dall’ente che può richiedere un diverso tipo di traduzione, con norme diverse per ogni Paese.

Di solito, la sola autocertificazione del traduttore è sufficiente per alcuni documenti come i titoli di studio, come il diploma o il certificato di laurea, in quanto la dichiarazione del traduttore avviene nella stessa lingua del Paese in cui si presenta il documento.

Un altro contesto nel quale può essere indicata la traduzione certificata e non quella giurata è l’ambito professionale, ad esempio per la presentazione di certificati essenziali per l’iscrizione a un albo professionale, l’assunzione presso un’azienda, oppure l’integrazione di un documento all’interno del curriculum. Alcuni Paesi accettano i documenti tradotti con autocertificazione del traduttore anche per i certificati fiscali, come l’invio di fatture o ricevute.
 

A chi rivolgersi per una traduzione certificata

All’interno dell’Unione Europea, ma anche in altri Paesi come il Canada, la traduzione certificata è una soluzione abbastanza diffusa, ad ogni modo è indispensabile rivolgersi a un traduttore professionale, in quanto devono essere garantiti comunque elevati standard qualitativi.

In alcuni Paesi possono esistere degli appositi Albi ufficiali di categoria, non previsti in Italia ad accezione di alcune associazioni riconosciute, quindi nella scelta del traduttore è importante considerare anche i requisiti previsti dalle normative del posto.

In particolare, al giorno d’oggi esistono servizi online che consentono di semplificare la gestione delle traduzioni certificate, proponendo lavori professionali fondamentali soprattutto per alcuni contesti specifici, come i documenti tradotti per trattative d’affari, visure camerali, rendiconti e atti costitutivi.

Questi certificati richiedono l’uso di una terminologia particolare, con il supporto di traduttori madrelingua e specializzati nel settore di competenza, perciò è indispensabile affidarsi sempre ad aziende qualificate per garantire il buon esito del lavoro di traduzione.

 



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