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Se in questo paese di ladri, si ignora un cocainomane

Se in questo paese di ladri, si ignora un cocainomane

10 febbraio: Indagato per corruzione il Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso
 
11 febbraio: Arrestato il Presidente della Provincia di Vercelli, Renzo Masoero del Pdl

11 febbraio: Arrestato Consigliere Comunale di Milano, Milko Pennisi del Pdl

15 febbraio: Indagato per concorso in corruzione il Coordinatore Nazionale del Pdl Denis Verdini
 
16 febbraio: Agli arresti domiciliari Consigliere Comunale di Cosenza, Sergio Bartoletti del Pdl
 
22 febbraio: Arrestati a Trezzano sul Naviglio l’ex Sindaco Tiziano Butturini del PD e il Consigliere Comunale Michele Iannuzzi del Pdl
 
23 febbraio: Richiesta di arresto per il Senatore Nicola Di Girolamo del Pdl

Tralasciando i casi Cosentino e Prosperini, degli ultimi mesi del 2009, sembra che da un paio di settimane a questa parte PDL non sia più acronimo di Partito della Libertà, ma di Partito dei Ladri.
 
Oggi Roberto Saviano ha parlato di una vera e propria emergenza, la criminalità organizzata che è entrata in Parlamento.
Siccome questo tintinnio di manette all’ombra delle elezioni personalmente mi fa venire proprio la nausea, oggi vorrei parlarvi dell’unica notizia VERA, sicura ed ininterpretabile, l’unica che secondo me dovrebbe scandalizzare, che dovrebbe far riflettere, che dovrebbe risvegliare una volta e per tutte una sacrosanta coscienza civile. 

E’ una notizia del 18 febbraio, di una settimana fa, che è durata un lampo, giusto il tempo di uno scoop, il tempo di un reset al nostro cervello.

Ebbene l’unica notizia vera,
quella che non avrebbe bisogno né di riscontri della magistratura, né di tribunali mediatici, è che al test volontario sui capelli proposto dal sottosegretario Carlo Giovanardi nel novembre scorso, è emerso che un parlamentare sia positivo alla cocaina.

Carlo Giovanardi ha dichiarato che il risultato del test è segreto e può conoscerlo solo la persona in questione, e per legge non può violare la privacy dello stesso parlamentare.
Cioè abbiamo un cocainomane in Parlamento e non è nemmeno nostro diritto sapere chi è? Ma stiamo scherzando? E comunque questa non dovrebbe essere una notizia da poter scatenare un vero e proprio Colpo di Stato?

Che si voglia essere garantisti o giustizialisti, ottimisti o pessimisti, tra l’informazione e la disinformazione sulle indagini e gli arresti di queste ultime settimane, in Italia esiste la presunzione d’innocenza, e questo nessuno lo mette in dubbio.

Ma se è accertato e provato che un politico cocainomane sieda in Parlamento, prima di tutto se ne dovrebbe parlare (date un’occhiata in giro per rendervi conto di come la notizia sia già ignorata dai principali mainstream), e poi si dovrebbe fare pressione sulle istituzioni, in primis sul sottosegretario Giovanardi per sapere questo nome una volta e per tutte.

A tal punto ho anche creato un gruppo su facebook, per ricordare la notizia e per provare ad agitare un po’ le coscienze, ma soprattutto per chiedere a Giovanardi di fare il nome del politico in questione.

Il gruppo è qui.

 
 
Caro Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia, al contrasto delle tossicodipendenze e al servizio civile Carlo Giovanardi, le sembra normale che i cittadini italiani non sappiano chi è il parlamentare che fa uso di cocaina?

Lei prenderebbe un taxi se sapesse che il tassista è un cocainomane?
 
Lei prenderebbe un aereo se sapesse che il pilota è un cocainomane?

Lei affiderebbe la sua auto ad un autista cocainomane?

LEI AFFIDEREBBE IL SUO PAESE NELLE MANI DI UN POLITICO COCAINOMANE? Credo assolutamente di NO!
 
E allora fuori questo maledetto nome una volta e per tutte! E non si dimentichi una cosa: come disse Voltaire, L’ESEMPIO CORREGGE MEGLIO DEGLI ERRORI.

Già le ultime notizie di questa nuova Tangentopoli (che non è Tangentopoli!?) ci sta facendo venire lo schifo di vivere in Italia.

La prego: non induceteci ad emigrare una volta e per sempre.
 

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