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 Home page > Tribuna Libera > Non si può morire così!

Non si può morire così!

Bisogna porre un freno alla deriva dell'Italia, il tempo delle attese e delle false speranze è giunto al termine. Non si può più indugiare, bisogna avere il coraggio di riprendersi le proprie vite, non si può più delegare a pochi la responsabilità decisionale, venti anni del Paese sono andati persi non solo sul piano economico, siamo infatti tornati al 1992, ma anche sul piano delle opportunità di crescita e di consapevolezza collettiva dei diritti.

Ogni giorno che passa si assiste all'erosione materiale della ricchezza della nazione ed alla perdita progressiva di diritti che i nostri bisnonni e nonni avevano ottenuto con grande tenacia. Il futuro è ormai nelle mani dell'alta finanza e delle gerontocrazie di potere, l'umore dei mercati è il termometro della labile situazione in cui versiamo, siamo prigionieri di logiche turbocapitalistiche, logiche che hanno disancorato la ricchezza dei pochi dal destino comune, 1% del pianeta ha in ostaggio il 99%.

Lavoro, casa, famiglia, scuola, università, tempo libero e creatività sono di proprietà di qualcuno che non si vede, invisibile, una entità vorace di tutto ciò che rappresenta solidarietà, merito, impegno civile, attenzione alle fasce deboli, spinta al cambiamento, cultura.

Oggi mi chiedo a che serva parlare di diritto di voto, diritto allo studio, diritto alla salute, diritto alla propria autodeterminazione ed in definitiva diritto alla ricerca della felicità se queste parole sono sempre più svuotate di sostanza.
Non si può morire così!

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