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L’ultima guerra in Europa

Fausto Biloslavo è un giornalista quasi "spericolato" che ha seguito vari conflitti in giro per il mondo. Il suo ultimo libro ha questo titolo: "Ucraina. Nell'inferno dell'ultima guerra d'Europa" (SignsBooks, Milano, www.signspublishing.it, 270 pagine, 2022; sono presenti svariate fotografie).

I mercenari, i romantici e gli idealisti, sono i tre tipi di volontari presenti sui campi di battaglia praticamente da sempre (p. 20). In Ucraina la forte presenza quasi indefinibile degli stranieri è probabilmente il nucleo più forte di tutta la vera storia che quasi nessuno vuole rivelare, per un motivo o per un altro, per una mancanza di attenzione, di chiarezza o di volontà.

Quando inizia ufficialmente la guerra in Ucraina, il 24 febbraio 2022, Biloslavo è già in Ucraina e questo libro fa il resoconto dei suoi due mesi di vita in prima linea. Però per capire meglio questa guerra è necessario ripartire dalle grandi barricate di Maidan del 2014, dall'evoluzione russa della Crimea e dalla piccola guerra nel Donbass. E sarebbe molto interessante sapere chi erano veramente i cecchini che hanno sparato sulla folla e sulla polizia.

Ma ora parliamo di Charles Finney, un texano membro della Legione georgiana, che ha le idee molto chiare: "Non sono Nostradamus, ma questo è un conflitto globale. Lo scontro finale fra il vecchio ordine e quello nuovo. Putin fa parte del sistema di stampo sovietico. E' uno scontro fra civiltà" (p. 22). Indubbiamente tutto ciò corrisponde alla realtà e prima o poi tutti i nodi che stanno venendo al pettine, finiranno per stabilire un nuovo ordine internazionale, anche a vantaggio dei cinesi.

Tra le cose più importanti accadute, si può riportare questa: il governo ucraino ha "dovuto mettere alla porta la commissaria per i diritti umani, Lyudmila Denisova, per aver gonfiato i numeri degli stupri e delle nefandezze di ogni tipo commesse dalle truppe di Mosca" (p. 219). Naturalmente organizzazioni come Human Rights Watch, hanno documentato vari accadimenti molto negativi, causati dagli ucraini e dai russi.

Bisogna poi aggiungere, che "Nel Paese vengono tirati ogni giorno migliaia di colpi di artiglieria, ma sono tutti attentissimi a non colpire i gasdotti perché la Russia vende l'energia e l'Ucraina percepisce le royalties di passaggio. State tranquilli che il gas continuerà ad arrivare in Italia" (Armaroli, p. 147).

Comunque, anche in questa guerra, risulta fondamentale ricordare una delle grandi lezioni di Clausewitz: "la guerra è un atto di forza per ridurre l'avversario al nostro volere". Il generale e teorico prussiano morì quasi giovane, nel 1831, e non finì di scrivere il trattato di strategia militare Della guerra (la data di nascita risale al 1780).

In questa tragica conclusione, si può dire che "La pace si fa sempre tra nemici che hanno le mani sporche di sangue dei tuoi fratelli" (p. 219).

Fausto Biloslavo nel 1987 viene catturato in Afghanistan dai filosovietici (si fa ben sette mesi in carcere). Nel 2003 segue l'invasione dell'Iraq. Nel 2011 è l'ultimo giornalista italiano a intervistare Gheddafi prima del suo incredibile linciaggio. Attualmente collabora con Mediaset e scrive per Panorama e per il quotidiano Il Giornale (ha scritto vari saggi e si può seguire anche qui: www.faustobiloslavo.eu).

Nota - Molti americani si sono arruolati nella Legione georgiana, la grande nemica dei russi (è stata fondata nel 2014). La dimensione internazionale di questa brigata si è arricchita anche di molti inglesi e albanesi. La città di "Odessa è stata fondata dagli italiani. Il primo sindaco e il capo della polizia erano italiani. Tutte le più importanti opere architettoniche sono state fatte dagli italiani" (Attilio Malliani, consigliere diplomatico del sindaco, p. 146).

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