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L’articolo automatico per le morti sul lavoro

L'articolo per le morti sul lavoro in Italia tira sempre, perché sempre di fresca attualità. Redigerlo è facilissimo, come comprenderete da questa svelta umilissima miniguida.

1) Fai un salto su un sito che segue l'argomento per rimediare informazioni aggiornate. Anche se non è molto ben organizzato io solitamente uso questo (qui era indicato il numero di morti sul lavoro nel 2010 e 2011, ma i dati non sono più disponibili perché "prelevati senza l'autorizzazione dall'Osservatorio Carlo Soricelli", vd. nota esplicativa in fondo).

1.1) [Opzionale] Visto il dato precedente con un po' di tatto (che qui, andando di fretta, non uso) e amarissima ironia si può far notare che le morti sul lavoro sono una delle pochissime voci in attivo della nostra economia.

2) Volendo scendere nel succoso "federalistico" dettaglio, si apprende che (al 25 nov. 2011): ... (qui erano presenti le morti per Regione nel 2010 e 2011, ma i dati non sono più disponibili perché "prelevati senza l'autorizzazione dall'Osservatorio Carlo Soricelli", vd. nota esplicativa in fondo).

Qualcuno forse rimarrà un po' imbarazzato nel vedere come in regioni di più salda tradizione operaia e lotte per i diritti dei lavoratori - Piemonte, Emilia Romagna e Toscana - il "risultato 2011" sia terribile. Sono quindi possibili considerazioni varie a corredo e commento. Certo sarebbe stato più comodo per l'editoriale col razzismo sociologico incorporato (tanto di moda in questi giorni di alluvioni al sud) se Campania, Calabria e Sicilia fossero a +100%, ma tant' è...

3) Se sono morti singole si può ora dedicare qualche riga alle vittime. Nel caso di morti in gruppo e\o "particolarmente ingiuste" (bambini, operai 65enni a una settimana dalla pensione ecc.), molto più mediaticamente appetibili, questo punto 3 può aprire l'articolo. Negli altri casi (compresa la giornata, sempre più facilmente ricorrente, di più morti singole in luoghi ed eventi non connessi tra di loro) meglio aprire comunque di 1, con spruzzata di 2, e soprattutto iniziale richiamo del successivo punto 4.

Ah dimenticavo, i morti del 25 novembre, ad esempio, sono: Rosario Spampinato, 50 anni, operaio, esplosione di caldaia; Ioan Tohanean, 53 anni, operaio, rumeno, pannelli di legno crollati addosso; Maria Cristina Allegretti, commessa, precaria, schiacciata da cisterna piena di detersivo che stava spostando (Repubblica).


E' anche disponibile - e a questo ritmo lo sarà sempre più spesso - un opportuno anniversario: disastro di Campello di Clitunno, quattro persone morte per lo scoppio di una cisterna.



4) Insistere lungamente sull'appello alto e forte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che di solito, con eloquio più alto e periodare più nobile di quelli qui adottati, procede lungo le seguenti impeccabili linee:

a) I fatti sono da accertare, quindi nessun giudizio affrettato su vicende complesse.

b) Nessun giudizio affrettato, però giustizia va fatta (se del caso).

c) Non si tratta di inevitabili fatalità, la tragedia poteva essere evitata.

d) Il forte impegno di tutti, istituzioni, imprese, cittadini deve continuare; nessun cedimento è ammissibile.

e) Anche i lavoratori però devono stare attenti.

f) Sicurezza e dignità per il lavoro, fondamento della nostra Costituzione. Perché la tragedia poteva essere evitata.

g) Essendoci comunque le dette numerosissime morti, vivo apprezzamento per le iniziative di commemorazione ecc.

Seguendo le indicazioni di questo testo potrai facilmente comporre un modello già pronto, in cui andranno inserite solo le variabili, ovvero i nuovi decessi.

Non ho esperienza di redazione ma credo che per le belle frasi della pagina dei necrologi si faccia da sempre così; e davvero non si vede perché non debba essere automatizzato anche quell'altro compito, ferocemente rituale e implacabilmente ricorrente, chiamato "l'articolo per i caduti sul lavoro".

Questo articolo è stato pubblicato qui

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