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Integrazione | A Roma una scuola grande come il mondo

A Tor Pignattara, uno dei quartieri più popolari e interculturali di Roma, esiste una scuola pubblica, accogliente e di qualità, nonostante i mille ostacoli legislativi e burocratici, dove insegnanti e genitori collaborano per creare comunità, sperimentare con i bambini e le bambine, ma anche con le famiglie, accoglienza, partecipazione, rispetto delle differenze, pensiero critico. Per il secondo anno, la fine della scuola coincide simbolicamente e realmente con una festa che, come in un concerto, vuole accordare cibo, musica e persone, creando armonia grazie al concorso di voci e suoni diversi.

Da Comune-info

(Foto di Francesco Gecos Struffi)

La scuola è la Carlo Pisacane (via dell’Acqua Bullicante 30) e Taste de World, l’evento ospitato nel magnifico cortile e in altri spazi della scuola, quest’anno si svolgerà il 2 giugno: tutte le comunità della scuola e del quartiere si raccontano attraverso cibo, musica e laboratori per salutare la Festa della Repubblica come Cittadini e Cittadine del Mondo.

Taste de World nasce come un festival di cibo di strada declinato sulle specificità della scuola Pisacane, dunque in chiave interculturale, coinvolgendo le comunità del territorio e i ristoratori di differenti aree geografiche. La festa si svolgerà come l’anno scorso tutto il giorno, da mattina a sera. Dalle 10 del mattino fino a mezzanotte dieci cucine da tutto il mondo daranno vita a un gustoso viaggio alla scoperta di sapori nuovi: un viaggio libero, che ignora deliberatamente confini e frontiere, senza alcuna identificazione, se non quella nella persona che ci si trova di fronte.

Accanto al cibo, ci sarà spazio anche per tanta musica, per laboratori per bambini e bambine e uno spazio espositivo di libriabiti e artigianato, coinvolgendo artigiane e artigiani della scuola e del territorio. Il tutto per creare un ulteriore momento di partecipazione e condivisione della comunità scolastica e di apertura al territorio, oltre che per raccogliere fondi utili al miglioramento delle strutture e delle attività didattiche e culturali della Pisacane. Taste de World è infatti un evento autoprodotto e autofinanziato, organizzato dall’associazione dei genitori Pisacane 0-11. I ricavi saranno destinati quest’anno al Progetto Biblioteca della Scuola Pisacane, che genitori e insegnanti stanno ristrutturando, prevedendo un mobilio e uno spazio più bello e accogliente e tantissimi nuovi libri di qualità; ma un progetto che ambisce a fare diventare la biblioteca anche uno spazio fruibile a tutte le persone del quartiere, e che contribuisce a quell’incredibile laboratorio di cultura meticcia rappresentato dalla scuola.

Le diverse comunità del quartiere si faranno conoscere attraverso la cucina: la cinese, la bengalese, la romnì con le Gipsy Queens, il catering nato dal “Tavolo delle Donne Rom”. La curda, grazie alla presenza del Centro di Cultura Ararat, la peruviana, la etiope, la messicana con Mescolando Sapori Dal Mondo. Ma siamo a Tor Pignattara, e non può mancare la cucina romana: ci pensa Dar Parucca, che dal Pigneto promette di rappresentare al meglio l’ospitalità locale.

Taste de World non è solo cibo: nel corso della giornata tante attività, incontri e laboratori, grazie all’adesione di associazioni legate alla scuola e al quartiere, come Cemea–Casa delle arti e del gioco, Associazione Dieci Mondi, il Centro Donne Dalia, Mus-E Italia Onlus, l’Alveare–il Coworking con Spazio Baby, il progetto Officina su Ruote di Carla Colussi, e la partecipazione Sushmita Sultana, artista bengalese che propone una classe di danza tradizionale, e Daniela de Angelis, cantante del Ponentino Trio che conduce il laboratorio “La Voce e il Corpo”.

E poi la musica sul palco, con le esibizioni di bambine e bambini della scuola accompagnati da testimonial e sostenitori, ma anche un live con tanti artisti: Radici nel Cemento Acoustic Set, la storia del reggae romano in una irresistibile versione acustica; Roots Magic, con un raffinato repertorio che spazia dal blues ancestrale all’afro-futurismo attraverso il jazz creativo; Ilaria Graziano e Francesco Forni, un seducente meticciato folk che ha già conquistato mezza Europa; Emilio Stella, cantautore ironico, menestrello moderno in grado di spaziare dal folk al reggae. Inoltre danze curde, esibizioni di calligrafia cinese, il Laboratorio Teatrale PinocchioRom dell’Aps Rampa Prenestina, con i minori del campo di via dei Gordiani, incursioni di generosi ospiti, come l’attore Jonis Bascir, e qualche sorpresa.

Taste de World può contare anche sulla partecipazione di realtà significative come la rete Sos Rosarno, l’associazione di “Calafricani” che dalla Piana di Gioia Tauro risponde allo sfruttamento delle persone e del territorio con il lavoro di contadini cocciuti e migranti speranzosi, e che dopo aver inviato aiuti alla città di Kobane, partecipa ora alla costruzione di un ospedale nel nord della Siria; la campagna LasciateCIEntrare nata nel 2011 per contrastare una circolare del ministero dell’Interno che vietava l’accesso agli organi di stampa nei Cie (Centri di Identificazione ed Espulsione) e nei Cara (Centri di accoglienza per richiedenti asilo), che dopo aver ottenuto l’abrogazione della circolare oggi si batte per la chiusura dei Cie, l’abolizione della detenzione amministrativa e la revisione delle politiche sull’immigrazione. Parteciperà anche il movimento nazionale #Italianisenzacittadinanza, fondato da figli di migranti, che presenterà dal palco la petizione #Siamo1milione di cui sono primi firmatari quindici ragazzi e ragazze cresciuti nelle scuole italiane ma considerati stranieri dalla legge italiana.

Un programma ricchissimo, frutto del profondo legame che la scuola ha saputo costruire con il quartiere, un quartiere capace di sedersi alla stessa tavola, gomito a gomito, che non vuole nascondere le cicatrici che dolorosamente lo segnano, ma piuttosto trattarle, affrontarle, raccontarle.

Taste de World, che aderisce anche all’iniziativa 90 volte Torpignattara, è un’occasione per aprire la scuola al quartiere e alla città, per superare le diffidenze e valorizzare le differenze, per infrangere le barriere sociali. Una festa di tutte e tutti e per tutti e tutte.

Articolo sotto licenza CC BY-NC 3.0

 Qui l'articolo originale 

 

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