Il Nicaragua ha espulso negli Usa 222 ex detenuti
L’8 febbraio la magistratura del Nicaragua ha deciso di privare 222 cittadini della loro cittadinanza, di vietare loro a vita di assumere incarichi pubblici e di espellerli dal paese. Il giorno dopo i destinatari di questo provvedimenti arbitrario sono stati trasferiti forzatamente negli Stati Uniti d’America.
Si è trattato dell’ultimo atto dell’azione repressiva del governo nicaraguense, che dall’inizio delle proteste dell’aprile 2018 non è mai cessata. Le 222 persone avevano trascorso mesi, in alcuni casi anni, nelle prigioni del paese centramericano. Proprio per evitare di finire in carcere o di sparire nel nulla, in questi cinque anni decine di migliaia di oppositori sono andati in esilio.
Singolare è stato il commento del dipartimento di stato degli Stati Uniti: le persone in questione, di cui è stata apprezzata la scarcerazione, avrebbero lasciato il Nicaragua volontariamente. Per le autorità di Managua, si trattava semplicemente di “traditori”.
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