• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Home page > Comunicati > I segnali di allarme della gengivite

I segnali di allarme della gengivite

La malattia gengivale è una patologia poco conosciuta ma piuttosto diffusa, comunemente chiamata gengivite.

In Italia, le malattie parodontali – che comprendono gengiviti e parodontiti – colpiscono circa 15.800 persone ogni 100.000.
Per questo motivo è importante imparare a riconoscere i sintomi della malattia gengivale, conoscendo i segnali di allarme che possono aiutare a identificare questa patologia delle gengive. Una diagnosi precoce, infatti, permette di intervenire tempestivamente e di curare le gengive con una terapia adeguata, evitando che la malattia evolva in uno stadio più avanzato.

I sintomi più comuni della gengivite

La gengivite è un’infiammazione duratura dei tessuti gengivali che, se trascurata, può sfociare in parodontite (o piorrea). Esistono numerosi sintomi che non bisogna sottovalutare, in quanto possono indicare uno stadio iniziale di questo disturbo. Tra i più diffusi, si possono sentire improvvisamente le gengive gonfie e doloranti, un chiaro segnale della manifestazione di questa malattia, oppure notare sangue nelle gengive quando si lavano i denti, si mangiano cibi particolarmente duri o si utilizza il filo interdentale.

Un altro sintomo abbastanza comune della gengivite è l’arrossamento delle gengive, un possibile indicatore di un’infiammazione di questi tessuti. Lo stesso può succedere notando che le gengive si ritirano, lasciando maggiormente scoperti i denti. In alcuni casi la malattia gengivale si manifesta con l’alitosi, con un peggioramento dell’odore proveniente dalla bocca anche quando ci si lava regolarmente i denti.

Altri sintomi potenzialmente correlati alla gengivite sono il mal di denti, una maggiore sensibilità dei denti al caldo e al freddo, la presenza di pus e piaghe all’interno della bocca, i denti che appaiono separati tra loro o allentati, oppure dei cambiamenti nella sensazione provata quando si morde un alimento. Questi sintomi possono verificarsi isolatamente o insieme, ad esempio notando sangue dalle gengive e allo stesso tempo dolore ai denti e distacco del solco gengivale.

I sintomi della gengivite non vanno trascurati; infatti, si tratta di una malattia che inizia con sintomi lievi come il gonfiore e l’arrossamento delle pareti gengivali. Dopodiché, se non viene trattata precocemente può evolvere in parodontite, causando il progressivo distacco delle gengive dai denti, fino a trasformarsi in una parodontite cronica, la forma più grave, che può aumentare il rischio di patologie cardiovascolari.

Cosa fare al comparire dei sintomi della gengivite

In presenza di sintomi riconducibili alla gengivite bisogna rivolgersi subito a uno specialista, per sottoporsi a una visita dentistica approfondita. In genere, è sufficiente l’esame visivo del cavo orale per diagnosticare la malattia gengivale, in quanto il dentista può facilmente identificare la patologia e determinare lo stadio in cui si trova la malattia.

In questo modo lo specialista può elaborare una diagnosi su misura del paziente, indicando una corretta terapia da seguire per trattare i sintomi della gengivite e risolvere questo disturbo, evitando che avanzi creando conseguenze più gravi per il cavo orale. La gengivite, infatti, interessa inizialmente la zona in cui le gengive sono attaccate ai denti, per poi creare delle tasche nel bordo gengivale e colpire anche l’osso mandibolare.

Il trattamento della gengivite comincia con una corretta igiene orale, attraverso una serie di pratiche come la pulizia costante dei denti e del cavo orale, utilizzando prodotti specifici raccomandati dal dentista. Qualora fosse necessario, il dentista può procedere con la rimozione della placca e del tartaro, operazione realizzata attraverso un’apposita seduta dentistica per migliorare lo stato di salute delle gengive e dei denti.

Ad ogni modo, la soluzione migliore in queste circostanze è la prevenzione della gengivite, adottando una serie di buone abitudini di igiene orale che riducono sensibilmente il rischio di comparsa dei sintomi della malattia gengivale. Si tratta, ad esempio, dell’uso costante dello spazzolino dopo il consumo di alimenti, l’utilizzo del filo interdentale per rimuovere i residui di cibo tra i denti, evitare il fumo, seguire una dieta sana ed equilibrata e sottoporsi a una visita dentistica almeno una volta all’anno.

 

 



Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità