Casa Pound: il giorno dopo la violenza
Resta ben poco.
Ci sono appena passato per quell’incrocio, e ne resta veramente ben poco.
Il giorno dopo la violenza resta solo un po’ di monnezza sparsa qua e là, un po’ di cielo grigio e qualche vecchio ma mai superato rancore.
Comunque io li ho visti questi fascisti,
questi camerati di Casa Pound Napoli.
Sono passato per Salita San Raffaele, una salitina strettissima che unisce Materdei al Vomero, verso le 16 di ieri. Le mazzate erano appena finite, i posti di blocco si erano appena disciolti, ed erano fuori a quel vecchio convento che hanno occupato una ventina di giorni fa.
Erano al massimo una quindicina.
A vederli in quest’intervista mi sembrano anche ragazzi per bene.
Propongono recupero del degrado sociale, assistenza alle ragazze madri, corsi di informatica, di karate e di taekwondo.
Hanno idee moderne, travestite da vecchie.
Dicono di non avere partiti, si affidano solo a D’Annunzio ed a Pound.
Su quel portone di legno del convento, che dà sulla salitina c’è una sigla disegnata :HMO - Hic manebimus optime. "Qui staremo benissimo", come diceva il Vate.
Il giorno dopo la violenza,
poi sembra veramente che sia successo ben poco.
I poliziotti erano sempre gli stessi, sempre dalla stessa parte.
Dall’altra c’erano i comunisti dei centri sociali, disoccupati, cittadini antirazzisti e antifascisti.
Cazzo, mancavano solo i camorristi. Mi è venuto subito da pensare. C’erano i protagonisti di Napoli. Ma mancavano gli antagonisti.
Quelli non li sfiorano né con le ronde né con le idee.
Fanno paura.
Tutto sommato il giorno dopo la violenza racconteremo ai posteri di una presenza nuova, del tutto estranea ai fatti, che supervisionava l’accaduto: c’era quel pulman rosso con quel nome inglese impronunciabile, che porta i turisti per Napoli come palline di un flipper perennemente in tilt.
Guardavano e si guardavano tra di loro con gli occhi schifati di chi quello schifo l’ha sempre visto solo in tv o ai telegiornali. Qualcuno, forse sentendosi più coraggioso, scattava insistentemente foto e registrava video per Youtube o Youreporter.
Il giorno dopo la violenza resterà solo tanta vergogna.
Immagini di una città violenta e deturpata nell’animo faranno ancora una volta il giro del mondo, tra Sidney e Detroit, tra Manila ed Helsinki, tra Berlino ed Il Cairo.
Dall’altro lato, quello più in basso, resterà la solita monnezza sparsa qua e là, un pò di contusioni, un pò di denuncie per oltraggio a pubblico ufficiale, un pò di video amatoriali, ed un pò di nulla.
Un angoscioso senso di nulla.
Combattere per non difendere chi o cosa.
Distruggere tutto senza un perchè.
E poi Odiare con o senza idee.
Avere Nemici, con o senza ideali.
Se non altro, solo per fare Violenza.
"Il vero guaio della guerra moderna è che non da a nessuno
l’opportunità di uccidere la gente giusta." Ezra Weston Loomis Pound
Ci sono appena passato per quell’incrocio, e ne resta veramente ben poco.
Il giorno dopo la violenza resta solo un po’ di monnezza sparsa qua e là, un po’ di cielo grigio e qualche vecchio ma mai superato rancore.
Comunque io li ho visti questi fascisti,
questi camerati di Casa Pound Napoli.
Sono passato per Salita San Raffaele, una salitina strettissima che unisce Materdei al Vomero, verso le 16 di ieri. Le mazzate erano appena finite, i posti di blocco si erano appena disciolti, ed erano fuori a quel vecchio convento che hanno occupato una ventina di giorni fa.
Erano al massimo una quindicina.
A vederli in quest’intervista mi sembrano anche ragazzi per bene.
Propongono recupero del degrado sociale, assistenza alle ragazze madri, corsi di informatica, di karate e di taekwondo.
Hanno idee moderne, travestite da vecchie.
Dicono di non avere partiti, si affidano solo a D’Annunzio ed a Pound.
Su quel portone di legno del convento, che dà sulla salitina c’è una sigla disegnata :HMO - Hic manebimus optime. "Qui staremo benissimo", come diceva il Vate.
Il giorno dopo la violenza,
poi sembra veramente che sia successo ben poco.
I poliziotti erano sempre gli stessi, sempre dalla stessa parte.
Dall’altra c’erano i comunisti dei centri sociali, disoccupati, cittadini antirazzisti e antifascisti.
Cazzo, mancavano solo i camorristi. Mi è venuto subito da pensare. C’erano i protagonisti di Napoli. Ma mancavano gli antagonisti.
Quelli non li sfiorano né con le ronde né con le idee.
Fanno paura.
Tutto sommato il giorno dopo la violenza racconteremo ai posteri di una presenza nuova, del tutto estranea ai fatti, che supervisionava l’accaduto: c’era quel pulman rosso con quel nome inglese impronunciabile, che porta i turisti per Napoli come palline di un flipper perennemente in tilt.
Guardavano e si guardavano tra di loro con gli occhi schifati di chi quello schifo l’ha sempre visto solo in tv o ai telegiornali. Qualcuno, forse sentendosi più coraggioso, scattava insistentemente foto e registrava video per Youtube o Youreporter.
Il giorno dopo la violenza resterà solo tanta vergogna.
Immagini di una città violenta e deturpata nell’animo faranno ancora una volta il giro del mondo, tra Sidney e Detroit, tra Manila ed Helsinki, tra Berlino ed Il Cairo.
Dall’altro lato, quello più in basso, resterà la solita monnezza sparsa qua e là, un pò di contusioni, un pò di denuncie per oltraggio a pubblico ufficiale, un pò di video amatoriali, ed un pò di nulla.
Un angoscioso senso di nulla.
Combattere per non difendere chi o cosa.
Distruggere tutto senza un perchè.
E poi Odiare con o senza idee.
Avere Nemici, con o senza ideali.
Se non altro, solo per fare Violenza.
"Il vero guaio della guerra moderna è che non da a nessuno
l’opportunità di uccidere la gente giusta." Ezra Weston Loomis Pound
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