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Berlusconi-Tarantini: il premier rischia l’accompagnamento coattivo in procura

I pm di Napoli inviano nuovo atto giudiziario al premier che dovrà scegliere, tra giovedì e domenica, il giorno dell'incontro con la procura. Questa volta non ci sono scuse: il rischio è l'accompagnamento coattivo. Intanto, smentite da Bruxelles coprono di ridicolo la grande fuga del Cavaliere.

Il dribbling del Presidente del Consiglio, che vola a Bruxelles per discutere della miracolosa manovra finanziaria confezionata in 4 giorni (Silvio Berlusconi docet a Uno Mattina), atto a rimandare le domande della Procura di Napoli sul caso Tarantini, si rivela la solita bufala montata in fretta e furia. Non bisognava essere geni, per capirlo, tuttavia, se ancora qualcuno avesse dubbi, ecco che arriva la smentita direttamente da Buzek: "Non è un incontro ufficiale, ve lo assicuro. Durerà un paio di miniuti."

Come se non bastasse la pubblica sbugiardata, un manifesto stupore imperversa tra gli europarlamentari che si chiedono, allibiti, perchè il Primo Ministro italiano non presenti la manovra in Commissione europarlamentare, così come ha fatto il greco Papandreu. Che domande. La farsa da quattro soldi è pur sempre farsa. Serviva una scusa (in)credibile e così l'impegno improrogabile s'ammanta della solita comicità che contraddistingue il nostro Burlone Nazionale.

A dimostrazione di come le studia tutte (e malamente) pur di evitare il confronto coi giudici, Silviuccio s'improvvisa scrittore, imprimendo le sue memorie su carta. La missiva è per il procuratore Lepore, il quale taglia subito a corto. "La leggeremo e ne terremo conto, ai fini giudiziari, ma non può sostistuire l'incontro/confronto col premier". A prossima data che presto sarà fissata, come da ulteriore atto giudiziario inviato, oggi, al Cavaliere in tasferta.

Bella la vita, secondo chi pensa di fare e disfare a suo piacimento. Racconto la mia storiella di amorevole benefattore che corre in soccorso della famiglia disperata e contesto la competenza del tribunale. E chi s'è visto s'è visto. Eh, no. Non funziona così. Come ogni altro cittadino, anche Berlusconi deve sottostare alla legge, uguale per tutti. Il colmo del ridicolo, al quale si è sottoposto ed ha esposto per l'ennesima volta il Paese con questa burla bruxelliana, è che - se accamperà ancora impegni per sottrarsi agli inquirenti - potrebbe scattare l'accompagnamento coattivo. Insomma, lo andranno a prendere e lo porteranno davanti ai pm, se necessario con la forza, così come prevede la legge italiana.

Solo un manipolo di stolti può ancora credere alle puerili pinocchiate dello statista più inadeguato degli ultimi 150 anni. Non incanterebbero manco un bimbo in fasce. Il "Ricattato" - colui che nessuno può giudicare, nemmeno la Giustizia! - deve spiegare perchè ha sborsato quel denaro a favore di Tarantini&Co. E deve farlo subito. Ché le chiacchiere mediatiche e relative grandi fughe stanno a zero.

Vignetta di Matteo Bertelli

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