Bravo pint74, ottimo richiamo.
Il paracetamolo è un farmaco, ed è pericoloso quanto e più dell’acido acetilsalicilico - l’aspirina, per capirci. Il problema è ben noto ai medici ed è inutile che l’ADUC ed il Ministero della Salute fingano oggi di cadere dal pero.
Il fatto che in Italia sia stato "promosso" (o degradato, secondo i punti di vista) a farmaco da automedicazione o da banco, sta solo evidenziando problemi che nei paesi anglosassoni sono noti da tempo ed hanno indotto la FDA ad intervenire di conseguenza.
Vediamo:
1) Farmaco da banco = farmaco innocuo - Così nell’immaginario collettivo: è una bestialità terrificante. L’atrofia giallo-acuta del fegato od insufficienza epatica fulminante è una realtà nel sovradosaggio da paracetamolo.
2) Bugiardino - E’ lungo e complesso come un rogito, ma soprattutto è stampato in maniera talmente monotona da non rendere evidenti i punti critici come:
a) la durata d’azione è breve (4-6 ore), quindi richiede 4-6 somministrazioni al dì (uff, che palle!) per mantenere costante l’efficacia analgesica nel tempo: questo porta ad assumere dosi più elevate in meno somministrazioni, col rischio di superare il limite tossico
b) la tossicità aumenta (e quindi si manifesta a dosaggi più bassi del limite ufficiale di 4 g al dì) in caso di:
- malattie epatiche
- digiuno
- abuso alcoolico
Provate a pensare ad uno che si prende una bella sbronza: quando gli passa ha vomito, un mal di testa fottuto, non ha voglia di mangiare e per stare meglio? Paracetamolo!
3) Prodotti di combinazione - L’associazione tipica è paracetamolo + codeina. Essendo quest’ultima un oppioide debole, esiste una prevenzione "morale" nei suoi confronti, per cui viene abitualmente sottodosata nella combinazione; questo vuol dire che, utilizzando un’associazione, quando si raggiunge la dose massima giornaliera di paracetamolo, quella di codeina è solo la metà di quella massima efficace. Risultato: mediocre controllo del dolore, aumento della quantità di farmaco assunta, tossicità da paracetamolo.
In questo senso la FDA vuole ridurre il dosaggio di paracetamolo nei prodotto di combinazione: tale che al raggiungimento della dose massima giornaliera di paracetamolo corrisponda quella di codeina - ed oltre non si debba né si possa andare.
4) Medico Curante - Spiacente per i sostenitori dell’italico "arrangiarsi", ma le sue raccomandazioni sono indispensabili; far da sé comporta sempre dei rischi, in un campo nel quale non si è esperti.
Vi rivolgete al CAAF od al commercialista per il 730, e non sentite il medico se state male?
Se tenete ai vostri soldi ma non alla vostra salute, accomodatevi pure, poi però non scocciate se vi succede qualcosa, e soprattutto non pretendete di risolverlo a spese della comunità. Stop
Chiedo scusa se sono stato più sommario di quanto l’argomento meriti, ma questo è un blog e non un trattato. Naturalmente ogni discussione è gradita