Cari signori
A costo di tirarmi addosso gli strali di tutte le confessioni religiose , vi dico , in sintesi, come la vedo io .
Il credo religioso percepito come fede in una entità sovrannaturale è il cancro che divora la ragione .
E’ l’anomalia che impedisce ad un paese come il nostro di diventare un paese "normale" . Non passa giorno che non si debba fare i conti con ciò che può piacere o dispiacere a sua santità , mettendo sotto scacco qualsiasi scelta degna di un paese civile .
La fede è uno stato mentale , non ha alcuna struttura logica e tanto meno può definirsi una verità percepita, essendo indimostrabile . Vive nella testa di chi la professa e non dovrebbe mai tradursi in atti concreti tesi ad imporre i propri individuali convincimenti .
Poi ognuno è libero di credere in ciò che vuole , l’importante è che resti confinato nella sua testa .
Questo non significa ovviamente che non debba esistere l’eticità della politica , ma intesa come regola sociale e non come dictat religioso .
paolo