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6 dicembre 1989: femminicidio di massa al politecnico

La strage di 14 studentesse a Montreal e un (gran) film su quel tragico giorno

Quello compiuto dal venticinquenne Marc Lépine all’interno del Polytechnique di Montreal è stato definito, a posteriori dato che allora il termine ed il relativo concetto non venivano ancora usati, il primo femminicidio di massa della storia. Ovviamente se si escludono gli stupri di guerra che hanno accompagnato la storia dell’umanità [i], o la caccia alle streghe [ii].

Probabilmente si tratta del primo massacro di questo tipo, quelli che vengono definiti school shooting [iii] cioè omicidi mirati di studenti, insegnanti o altro personale all’interno di istituzioni scolastiche, ovviamente al di fuori dei massacri operati da forze dell’ordine o da attentati.

Il Politecnico di Montreal

Quasi certamente il primo caso di school shooting in cui le vittime sono scelte proprio in quanto donne, dichiaratamente. Lépine, l’omicida, quando entra nella scuola separa subito i maschi dalle femmine, fa uscire i primi e spara sulle seconde, proprio perché donne, anzi, femministe. Non in quanto militanti o riconducibili a quel movimento, ma esclusivamente in quanto donne che vogliono emanciparsi. Donne che volendo studiare, studiare al Politecnico, studiare Ingegneria, equipararsi ai maschi, non potevano che essere oggettivamente “femministe”.

Ci ritroviamo a ricordare questa strage di 32 anni fa una settimana dopo la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne iv] e mentre – quando manca meno di un mese alla fine dell’anno – verifichiamo l’incremento in Italia di femminicidi e violenze sulle donne[v].

Marc Lepine

Il caso di Marc Lépine (il cui vero nome era Gamil Rodrigue Liass Gharbi: a 14 anni cambiò nome, e prese il cognome della madre) è, per certi aspetti, da manuale, studiarlo aiuterebbe a comprendere quali meccanismi possono scaturire in una mente, per quanto insana [v], formatasi in un ambiente dove la cultura maschilista, patriarcale, fallocratica, continuano a farla da padrone [vii], anche nelle società sedicenti avanzate e libere, come si poteva presumere fosse il Canada, e dove la violenza e il femminicidio rappresentano solo la punta di un iceberg.

Negli Stati Uniti, riferimento politico culturale e non solo per il Canada, ancora oggi non è stato mai ratificato l’ERA – Equal Rights Amendment, la proposta di emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti (con una storia ormai quasi secolare) [viii] che dovrebbe garantire pari diritti senza distinzione di sesso [ix]. 

La storia, da noi, è meno conosciuta di quanto meriterebbe.

Si sa, in Italia la copertura mediatica degli eventi internazionali (cultura, politica ma anche cronaca) è molto strana; e per quanto riguarda le Americhe riservata quasi esclusivamente agli Stati Uniti, di cui spesso ci vengono proposti in lunghe dirette eventi spesso secondari come si trattasse di cronaca interna.

All’epoca ovviamente la notizia fu data [x] e periodicamente ne parlano alcuni giornali in occasione della ricorrenza; ultimamente lo ha fatto Carlo Lucarelli nella sua rubrica su Il Venerdì di Repubblica, sottolineando le frustrazioni di Lépine, che lo hanno portato a individuare nelle donne la causa delle sue sconfitte e delle sue miserie.

In Canada l’evento ha suscitato e continua a suscitare dibattiti e polemiche sia sulle cause e sulle dinamiche del massacro (in molti rimproverano ai maschi “graziati” di non aver fatto nulla, pur capendo bene le intenzioni di Lépine) sia sul come ricordarlo e su quali lezioni trarne.

Quantomeno ha aperto un dibattito, sia sulla facilità esistente di procurarsi armi da fuoco, che ha portato ad una modifica della legislazione in proposito, sia sulla consapevolezza delle questioni relative alla violenza sulle donne e alla reale parità di genere.

Otto anni prima che le Nazioni Unite istituissero nel 1999 la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – in “bottega” ne abbiamo scritto più volte – il Canada proclamò il 6 dicembre Giornata nazionale della memoria e dell’azione sulla violenza contro le donne.

 

Riportiamo uno stralcio dalla pagina Wikipedia: Massacro dell’École Polytechnique – Wikipedia

“Dal 1991 in Canada, l’anniversario del massacro è stato designato la Giornata nazionale della memoria e dell’azione sulla violenza contro le donne, inteso come un invito all’azione contro la discriminazione contro le donne. Una campagna White Ribbon è stata lanciata nel 1991 da un gruppo di uomini a London, Ontario, sulla scia del massacro, allo scopo di sensibilizzare sulla prevalenza della violenza maschile contro le donne, con il nastro che simboleggia “l’idea degli uomini che rinunciano alle armi”. Manifestazioni commemorative si svolgono in tutto il paese ogni anno il 6 dicembre in memoria delle donne uccise e numerosi memoriali sono stati costruiti.

La Place du 6-Décembre-1989 nel quartiere Côte-des-Neiges/Notre-Dame-de-Grâce di Montreal è stata creata come memoriale per le vittime del massacro. Situato all’angolo tra Decelles Avenue e Queen Mary Road,a breve distanza dall’università, comprende l’installazione artistica Nef pour quatorze reines (Nave for Fourteen Queens) di Rose-Marie Goulet. È il luogo delle commemorazioni annuali il 6 dicembre. 

Memoriale a Vancouver, Marker_of_Change

Un memoriale eretto a Vancouver ha scatenato polemiche perché era dedicato a “tutte le donne uccise dagli uomini”, il che secondo i critici implica che tutti gli uomini sono potenziali assassini. Di conseguenza, le donne coinvolte nel progetto hanno ricevuto minacce di morte e il Vancouver Park Board ha successivamente vietato qualsiasi memoriale futuro che potesse “inimicarsi” altri gruppi. 

L’evento è stato anche commemorato attraverso riferimenti in televisione, teatro e musica popolare. Una commedia sulle sparatorie di Adam Kelly chiamata The Anorak è stata nominata come una delle migliori opere teatrali del 2004 dalla Montreal

2014, commemorazione sul Mont Royall

Gazette.  L’opera teatrale di Colleen Murphy “December Man” è stata messa in scena per la prima volta a Calgary nel Il film Polytechnique, diretto da Denis Villeneuve è uscito nel 2009 e ha scatenato polemiche sull’opportunità di rivivere la tragedia in un film commerciale. Diverse canzoni sono state scritte sugli eventi, tra cui “This Memory” del duo folk The Wyrd Sisters “Montreal” di The Tragically Hip e “6 December 1989” della cantante australiana Judy Small.

Nel 2013, un nuovo edificio scientifico al John Abbott College è stato chiamato in onore di Anne-Marie Edward, una vittima del massacro che ha frequentato il college prima di andare all’università

Minto Park, Ottawa

Nel 25° anniversario, quattordici fasci di luce che rappresentano le 14 vittime brillano dal Monte Royal

Per la cerimonia commemorativa del 25 ° anniversario del massacro nel 2014, quattordici proiettori che rappresentano le quattordici vittime del massacro sono stati installati sulla cima del Monte Royale girati verso il cielo nel momento esatto in cui l’attacco era iniziato 25 anni prima.  Sempre nel 2014, è stato istituito l’Ordine della Rosa Bianca, una borsa di studio nazionale di $ 30.000 per studentesse laureate in ingegneria. Il comitato di selezione era composto da presidenti, presidi e presidi di ingegneria provenienti da diverse prestigiose università canadesi e presieduto da Michèle Thibodeau-DeGuire, la prima donna laureata dell’École Polytechnique.”

Bibliografia (in inglese)

Marc Lépine: The Montreal Massacre, di Rj Parker, editore CIPP

Eglin, Peter; Hester, Stephen (2003). Il massacro di Montreal: una storia di analisi della categorizzazione dei membri . Wilfrid Laurier University Press . 

Lépine, Monique; Gagné, Harold (2008). Conseguenze . Stampa vichinga .

O’Donovan, Theresa M. (2007). Rabbia e resistenza: una riflessione teologica sul massacro di Montreal . Wilfrid Laurier University Press

 

Link a pagine e articoli (in italiano)

Massacro dell’École Polytechnique – Wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Massacro_del_Politecnico_di_Montr%C3%A9al 

https://en.wikipedia.org/wiki/Marc_L%C3%A9pine

https://www.doppiozero.com/category/nomi-e-personaggi/marc-lepine

https://www.amazon.com/Marc-L%C3%A9pine-Montreal-Massacre-Shocked/dp/1508584567

https://gds.it/articoli/mondo/2019/12/05/massacro-al-politecnico-di-montreal-le-ultime-parole-del-killer-30-anni-dopo-il-primo-femminicidio-di-massa-ec4701dd-d015-4dca-84a9-9fecc64eab4e/

https://www.repubblica.it/venerdi/2021/09/24/news/lucarelli_brutte_storie_strage_montreal_politecnico_polytechnique_villeneuve-319209399/

NOTE

[i] https://it.wikipedia.org/wiki/Stupri_di_guerra

[ii] https://www.startmag.it/mondo/quel-femminicidio-di-massa-che-fu-la-caccia-alle-streghe/

[iii] https://it.wikipedia.org/wiki/Massa...

[iv] https://it.wikipedia.org/wiki/Giorn...

[v] https://www.fanpage.it/attualita/pe...

[vi] L’insostenibile femminile | Doppiozero Cristiana Cimino Cristiana Cimino – Genoa School of Humanities (gsh-education.com)

[vii] Maschio per obbligo : oltre il femminismo verso una ridefinizione dei ruoli / Carla Ravaioli 1973 https://efferivistafemminista.it/2014/07/maschio-per-obbligo/

[viii] L’ERA è stato presentato al Congresso per la prima volta nel 1923 dalle “suffagette” Alice Paul e Crystal Eastman

[ix] Sulle battaglie per far ratificare l’ERA negli anni settanta, in un momento di forte crescita del movimento feminista, è stata recentemente realizzata la miniserie televisiva Mrs America, con Cate Blachet, Uzo Aduba e Rose Byrne, in Italia su TIMVision.

[x] https://ricerca.repubblica.it/repub...

Benigno Moi

 

Il film

nel 20 aprile 1999 ci fu negli Usa la strage di Columbine, da cui trassero grandi e conosciuti e diversissimi, film sia Michael Moore, “Bowling for Columbine”, nel 2002, che Gus Van Sant, “Elephant”, nel 2003.

dieci anni prima, il 6 dicembre 1989, a Montreal ci fu un altro massacro, al Polytecnique.

nel 2009 Denis Villeneuve (adesso sappiamo che è uno dei più bravi registi del mondo) girò un film intitolato “Polytecnique”.

un film doloroso, un capolavoro perfetto, che forse assomiglia a “Elephant”, ma è un’altra cosa.
questo film vi farà stare male, siete avvertiti, ma non vederlo non è una soluzione, se esistono film necessari, questo ne fa parte.

provate a vederlo, non ve ne pentirete.

vi lascio tre recensioni, a vostro rischio e pericolo, dopo averle lette non potrete non vedere il film:

https://www.uzak.it/blog/polytechnique.html

https://bradipofilms.blogspot.com/2013/12/polytechnique-2009.html

http://ilbuioinsala.blogspot.com/2015/11/recensione-polytechnique.html

in rete ho trovato il film, QUI in francese (con sottotitoli in ungherese, per chi li capisce).

si trova anche su ibs, se non avete una videoteca o libreria sotto casa, fatevi un regalo, sarà uno dei film che non vi pentirete mai di aver visto.

 

buona visione – Francesco Masala

Questo articolo è stato pubblicato qui

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