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Terremoto dell’Aquila: evitare il funerale di un’opera d’arte

Di Emanuela Medoro (---.---.---.217) 25 giugno 2009 18:31

E’ ovvio che va ricostruita come era sì, dove e come possibile. Evitiamo il funerale.Ma dove non è possibile perchè non accettare la presenza di architetture contemporanee, ben inserite nel tessuto urbano tradizionale,a testimonianza di un’epoca e di un fatto, la distruzione e la ricostruzione, che non può essere una passiva replica del passato ma una interpretazione contemporanea di esso.Nuovi materiali, nuovi stili e nuove tecniche di costruzione possono dare contributi importanti e pregevoli alla rinascita della città.
Non voglio essere fraintesa, salviamo il salvabile, ma dove non fosse possibile, facciamo lavorare liberamente architetti ed ingegneri contemporanei, faranno cose belle. [email protected] 


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