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Elezioni amministrative 2012: lo smottamento della II Repubblica

Di pv21 (---.---.---.148) 9 maggio 2012 19:59

Rischio ripulsa >

Il governo Monti ha potuto contare finora sul voto di oltre il 70% di Deputati e Senatori. Una maggioranza senza precedenti.
Alle amministrative i rispettivi partiti raccolgono il consenso di appena il 45% del corpo elettorale. Percentuale che non vince il confronto con il popolo degli astenuti e dei “protestatari”.

Il divario tra il “sentire” del paese e la rappresentanza “istituita” è ormai di tali dimensioni da paventare il rischio di una “involuzione” della democrazia.
Più crescerà il senso di “ripulsa” per il sistema politico in essere e più aumenterà lo spazio “agibile” da parte di forze “alternative” propugnatrici di soluzioni dirompenti e tetragone.
Scongiurare tale nefasta prospettiva non solo è nell’interesse dei partiti, ma è anche la prima “responsabilità” che hanno verso il paese.

Cosa fare?
Bastano tre mesi per dare “corpo” alla spending review, per sistemare la riforma del lavoro, la legge elettorale ed i “rimborsi” ai partiti. C’è altresì tutto il tempo per tornare alle urne entro ottobre.
Per i partiti la “chiamata alle urne” è l’unica vera sfida “politica” delle loro capacità progettuali e propositive.
Basta un semestre per tornare a “scegliere” una rappresentanza “politica” e, insieme, una ricetta di uscita dalla crisi.
Risultato per certo acquisito sarà liberarsi di quella casta “nominata” di Primi Super Cives attenta a …


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