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Il referendum del 1987 è ancora valido?

Di paolo (---.---.---.101) 25 marzo 2011 19:12

Caro fulviob55 

Il tuo articolo è come una boccata di ossigeno . Finalmente uno che non si lancia in affermazioni dogmatiche a favore (pochi) o contro (quasi tutti). 
Secondo il mio modestissimo parere da un punto di vista morale (oltrechè legale) l’esito del referendum del 1987 dovrebbe essere rispettato .Altrimenti a che cacchio serve l’istituto referendario? 
Poi se però mi chiedi se è stato giusto ricorrere ad un referendum su un’argomento di fondamentale importanza come l’energia e soprattutto dopo Chernobyl , ti rispondo di no che non era opportuno .E’ stato un’errore .Gravissimo.
Certo il referendum del 1987 non ipotecava un futuro sine die , ma la volontà popolare si è comunque espressa chiaramente contro il nucleare . 
Perchè il governo lo ripropone ? Perchè vuole essere ricordato come il governo del fare , secondo il mio parere a sproposito, e perchè quello energetico è un problema molto serio con cui questo paese di improvvisatori prima o poi avrà a che fare .Poi c’è anche chi suggerisce gli intrallazzi che dove c’è Silvio potrebbero anche esserci , ma nessuno può escludere intrallazzi anche con tutto ciò che non è nucleare . Mi risulta che la stessa Enel è fortemente impegnata nelle fonti rinnovabili , per non parlare di Legambiente ecc... 
E’ giusto partecipare a questo referendum ? . Si è giusto e spero che ci vadano più cittadini possibile .E logico dopo Fukushima ? no , non è logico .
Ma mi dici in questo cacchio di paese cosa c’è di logico .

ciao

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