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Scuola: sempre peggio. 37000 dipendenti disoccupati a breve, soprattutto al Sud

L’ultima sparata del ministero dell’istruzione e della sua rappresentante, Mariastella Gelmini, prevede il taglio di circa 37 mila professori.

Saranno 37 mila i professori che perderanno il lavoro, come deciso dalla circolare emanata dal ministero dell’istruzione.

Secondo i dati forniti ai sindacati, nella scuola elementare i tagli dei docenti riguarderebbero 10 mila posti, nelle medie oltre 15.500, nella scuola secondaria oltre 11.350. Durante l’assemblea dei sindacati è emerso che nella scuola primaria ci sarà un aumento di 4 mila unità, nella secondaria di primo grado ci saranno 10.500 studenti in più, mentre nella secondaria di secondo grado continua la flessione demografica con un meno 26.700. Quindi gli studenti aumentano e il ministero taglia: normale logica italiana. I tagli verranno effettuati specialmente in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.


Il Ministero specifica che l’insegnamento dell’inglese e il tempo pieno verranno regolarizzati dalla disponibilità in numero dei professori, ma è palese che se i professori vengono tagliati molte scuole saranno limitate in questo senso. Questa è stata l’ennesima uscita di quel ministero che, insieme al Ministro dell’Economia, ha tagliato 8 miliardi di euro alla scuola, sbloccando però i finanziamenti per le scuole private e per quelle cattoliche. Un altro segno che conferma la funzionalità del governo e delle sue istituzioni. Un’altra conferma che allo stato della cultura e del futuro degli studenti italiani, non gli interessi molto. Per l’ennesima volta gli studenti, che chiedevano una scuola migliore, non sono stati ascoltati, forse perchè erano stati definiti guerriglieri da un fannullone che non si presentava al parlamento europeo quando era un parlamentare, o forse perchè gli studenti erano troppo impegnati ad essere malmenati dalla polizia.



Commenti all'articolo

  • Di Cippet (---.---.---.45) 25 marzo 2009 11:56

    Qualcuno di informato potrebbe spiegare se queste 37 mila sono cattedre o proprio docenti, come fa intendere l’articolo?
    Si prevedono davvero dei licenziamenti o si ipotizzano a pensionamenti? Prepensionamenti? Trasferimenti geografici? Trasferimenti di ruolo?
    O magari si parla di precari con contratto non rinnovato? (Ovviamente andrebbero fatti rientrare tra i licenziamenti, ma si prestano a interpretazioni diverse e strumentali e quindi è bene sapere se sono gli uni o gli altri.)

    • Di amaranta57 (---.---.---.74) 25 marzo 2009 15:17

      Caro Cippet 
      sono docenti e ti faccio un esempio
      Nell’Istituto comprensivo dove lavoro io a fronte di 45 Docenti di Scuola Primaria a.s. 08/09, grazie alla riforma Gelmini i Docenti in organico di diritto a.s. 09/10 saranno 39 

       6 Docenti
      Docenti che andranno in pensione 5
      Avremo quindi un incaricato annuale di meno che comunque a casa mia chiamo sempre disoccupato
      Precari che hanno anche 40/45 anni con concorsi vinti e anni di precariato alle spalle e giro di tutte le scuole della provincia
      Si vuole arrivare in un triennio alla soppressione di 150.000 posti fra docenti e personale ATA
      Il nostro Dirigente Scolastico ha partecipato ad uno scambio con una Scuola Media francese; i Docenti non possono fare più di 19 ore settimanali e prendono uno stipendio mensile di 2.500,00 € , e nella scuola erano presenti anche una Infermiera, un Medico 2 volte alla settimana, un Assistente Sociale e 4 Vigilanti con il compito di vigilare che non ci fossero alunni fuori dalle aule e assistere gli alunni più difficili con attività da concordare con i Docenti ed il Dirigente.
      Io ci lavoro nella scuola e so cosa vuol dire ti garantisco che ognuno di noi fa il proprio dovere ed anche di più visti gli scarsi mezzi che fornisce lo Stato. 

  • Di vincenzo (---.---.---.212) 25 marzo 2009 14:30

    La fonte da cui ho prelevato le informazioni parla sia di posti che di cattedre.

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