• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di letizia

su Il Print on demand non è editoria


Vedi tutti i commenti di questo articolo

letizia 8 giugno 2022 08:51

perché mai tanto disprezzo per i poveri allocchi che pubblicano a pagamento?

non esistono solo la Poesia e la Letteratura e la Cultura con le rispettive iniziali maiuscole e rispettivi autori certificati di pregio perché accettati da editori di pregio. Esiste anche la ricezione delle medesime, e quale miglior fonte per chi volesse conoscerla degli "ingenui" autori POD? fonte utilissima anche per clima dei tempi, immaginario collettivo, psicologia...

il criterio chi paga chi non è un criterio applicabile al valore dell’opera, ma soltanto al valore di mercato dell’opera. Editori rinomati come Mondadori hanno o hanno avuto collane tipo Harlequin il cui valore letterario non era necessariamente superiore a quello di tanti autori POD. Alcune biografie di scrittori entrati definitivamente nel canone ricordano clamorosi rifiuti di grandi editori. Quasi tutti gli editori che pubblicano monografie o raccolte di saggi accademiche si fanno pagare, salvo che da una ristretta rosa di nomi eccellenti, e alcuni non rispettano neppure gli impegni assunti in materia di distribuzione, tempi etc.. Vero che a pagare sono in ultima analisi i fondi pubblici, amministrati dai dipartimenti, non necessariamente favorevoli a ricercatori e ricerche fuori dal coro. Per fortuna ora viene imposta per legge anche una versione open access delle opere realizzate grazie a contributi di ricerca.


Vedi la discussione






Palmares