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Commento di pedro navaja

su Bolivia. Fallito attentato contro il presidente Evo Morales


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pedro navaja 23 aprile 2009 22:42

Caro Alex,.

 

la prima cosa da dire, l’ho scritto anche se non molto chiaramente all’inizio,  è che il commento era stato preparato per un altro sito (quello de La7), il cui servizio televisivo sul caso (http://www.la7.it/news/dettaglio_video.asp?cat=esteri&id_video=25110) mi sembrava particolarmente disinformato.

Capisco i giornalisti de La7. Spesso precari, con contratti a termine, con limitati mezzi e spesso competenza confuse (uno degli esteri costretto a fare spettacolo e viceversa).

Non era una risposta quindi molto mirata al tuo commento. Mi scuso se esistono allusioni a questioni che il tuo articolo non contenevano.  Resta il fatto che, mi sembra, riprendi forse un po’ acriticamente alcune versioni di stampa (veline?) del regime.

Certo se avessi commentato direttamento il tuo scritto, avrei detto anche altre cose, come per esempio che Terrazas, in altri tempi difensore di contadini e minatori dalle dittature, un prete apparentemente progressista, non ha accusato eventualmente morales solo di voler fare della Bolivia una stato aconfessionale. Ho sentito Terrazas invece parlare di grande ritorno del narcotraffico, dell’incitamento all’odio di governo e opposizione, ho sentito Morales in pubblici comizi accusare Terrazas di cosa che non aveva mai detto (morales non è certo uno che cerca di pacificare le acque), ecc.

Applaudo invece per esempio che tu abbia corretamente citato che l’opposizione voleva, per approvare la legge sulle elezioni, appunto la creazione di un nuovo registro elettorale, mentre molta stampa italiana diceva esattamento il contrario (l’unità e il giornale nel solito abbraccio bipartisan con Morales)!

 

Detto questo, per non ripetere troppo le cose, credo che esistano due elementi essenziali della vicenda:

A) che questi terroristi-mercenari non hanno goduto di alcuna forma di rispetto per i diritti umani. Evidentemente i diritti umani non sono uguali per tutti. Ho raccontato con sufficente dettaglio la vicenda. Non ho detto che ho visto i filmati e le foto dei corpi seminudi, coperti si sangue, lasciati a putrefare per 15 ore nell’hotel. Le immagini e le foto tu probabilmente non le hai viste. Ma qui, nella Bolivia dei tempi di Evo, sono state mostrare in tutti i telegionarli a tutte le ore, senza alcuna sfumatura. Non ho detto che, dopo l’iniziale decisione di buttarli in una fossa comune, si decise, probabilmente anche perchè questi disprezzabili esseri avevano magari una famiglia ( Rozsa Flores era boliviano ed aveva una sorella a santa cruz), di formolizzarli, ma il governo non consegnò mai la formalina! Così i corpi, con decine di pallottole estratte nelle autopsie, hanno continuato a putrefarsi nella morgue fino a che i rappresentanti diplomatici di Irlanda e Romania, venuti dall’Argentina, hanno pagato loro il prodotto chimico. Scusa questi dettagli, come detto, macabri. Ma realmente questi tipi, per tutte le colpe che potessero avere (ed abbiamo visto che sembra non ne avessero molte tra l’altro), non hanno goduto di nulla. Su questo ti faccio un piccolo racconto storico (ripeto, non metto i link perchè sono stanco…anche a me non paga nessuno e corro anche un discreto rischio. Uso uno pseudonimo perchè viviamo oggi in uno stato di polizia….in altri tempi una mia amica venne espulsa dalla Bolivia per appoggiare Morales…appunto altri tempi, era il 1994!)

Quando vennero massacrati i tre squestratori del CNPZ-ELN di un industriale boliviano nel 1991 (il cui leader di passo, era un’italiano…ma non si parlò di mercenari), le proteste si erano levate ovunque. Ho un interessante documento dell’ONU al riguado. L’attuale vicepresidente Gracia Linera, è stato vari anni in carcere per attivtà terroriste. Devo dire che inizialmente mi è sembrato di percepire una velata vergogna quando, come presidente in esercizio (evo era a Trinidad e Tobago) annunciava lui, ufficialmente, il massacro dei “colleghi” uccisi dalla polizia che lui aveva mandato. Garcia Linera, e tutto il gruppo del EGTK finì in carcere, ma proprio forse per le proteste degli organismi di difesa dei diritti umani, non finirono al camposanto.

Possibile che nessuno si sia chiesto qualcosa su questo? Possibile che al rifuito della pena di morte, di molti degli autori dei blog che celebrano il massacro, esistano così lodevoli eccezioni?

B) IL secondo punto fa riferimento al fatto che la notizia sia stata diffusa, come sempre in forma bipartisan,  a sinistra come a destra, come la disarticolazione di un tentativo di assassinato di Morales. L’unica eccezione, ripeto, è l’informato Stefanori sul manifesto. Morales ha denunciato più volte tentativi di magnicidio, quasi sempre prima di qualche vertice internazionale (chissà perchè…scusa: se vuoi è un po’ ironico…ma mi ricorda silvio,,,che avrebbe fatto se il terremoto si fosse anticipato di alcuni giorni, coincidendo con il G20?? Lascio a te la difficile risposta). In un ‘occasione, per esempio, vennero anche arrestati due giovani che circolavano con un fucile da caccia in disuso per un mercato…in spalla, a piena vista. In questo caso i pericolosi terroristi si salvarono perchè si dimostrò che stavano portando a riparare il fucile. Ma non mancarono gli attestati di solidarietà internazionale a Evo.

Sul fatto specifico tutte le dichiarazioni finora emesse, comprese quelle dei giudici di La Paz che indagano, hanno finora escluso il ritrovamento di riferimenti al magnicidio. Lo stesso Rozsa Flores , in un’intervista postuma trasmessa dalla tv ungherese (strano terrorista che rilasciava interviste ovunque), escudeva completamente qualsiasi forma di offesa, ma parlava di appoggio alla difesa delle regioni orientali tropicali della Bolivia, quelle che si oppongono a Morales (ma qui il discorso è largo e complesso…la Bolivia non è uniforme ma ha anzi notevolissime diversità storiche, culturali, linguistiche, ecc, che la stessa nuova costituzione riconosce).

 

Il risultato finale di tutto cio è che quindi la notizia, trasmessa come una vera velina del ministero della propaganda di Morales ed amplificata da tutti gli organi di informazione  italiani e del mondo, ometteva deliberatamente qualsiasi riferimento al massacro (l’ho scritto, il corriere parlava testualmente dell’uccisione dei killer!) concentrando l’attenzione su un avvenimento che non è stato finora provato (il magnicidio).

Detto questo, il ministero della propaganda di Morales (si chiama DNCS) è certamente uno dei più efficenti della terra.

 

Sulla seconda parte del mio post:

il caso Diodato (credo conosciuto solo a persone del settore) lo citavo di passo solo per spiegare rapidamente l’utilità, in Italia, come in Bolviia, del colpevole foraneo. Perchè se l’80% degli stupri in italia li fanno italiani solo ci si scadalizza per quelli commessi dai rumeni? O perchè la stampa parla solo di questi? In Bolivia, ed ho citato solo un frammento di ciò che accade, è lo stesso.

I giorno prima del massacro dell’hotel è stata trovata in Bolivia una fossa comune con i cadaveri di 7 brasiliani. Nessuno dice nulla. Qualche tempo fa un africano è stato ucciso dalla polizia in pieno mercato (tutti hanno testimoniato che l’africano era in ginocchio con le mani alzate prima di essere giustiziato). Nessuno, diritti umani, “defensor del pueblo”, è intervenuto..Perchè? perchè era straniero, e viappiù africano!

Sul giorno della Terra: ho specificato che uscivo un po’ di argomento, ma volevo portare un semplice esempio, senza cambiare date, dell’enorme mistificazione del governo del nuovo caudillo.

 

Del resto, caro Alex, sono abituato a questa acriticità su Evo. Ho cercato in varie occasioni, scrivendo in vari siti, come vedi, in forma dettagliata, puntuale, ampia, di attivare almeno un dibattito, senza ricevere mai risposte. Al contrario, Carotenuto, che tu hai tra i link amici, mi ha censurato più volte. Il suo forte ego ne fa’ evidentemente l’unica voce autorizzata per parlare di america latina. Altri, per tagliare corto, hanno anche insinuato cose grottesche. Mai argomenti. Come scrivero in altro blog, solo piluccamenti, mai risposte o repliche documentate.

Il risultato di tutto ciò è che si parli pure male di Chavez o Fidel (Lula poi per alcuni è oramai un neoliberale), ma Morales è intoccabile. Ho dato in passato anche alcune interpretazioni o giustificazioni di questo. Capisco che stando in Italia, con silvio, aggrapparsi ad una speranza in altro continente (che vince tutte le elezioni…) è forse salutare. Ma farlo in modo così acritico, unidirezionale, senza alcun barlume di dubbio (possibile che sia tutto così bello, giusto, democratico, rivoluzionario nella Bolivia di Evo? Che i cattivi siano così perfidi, e bianchi e ricchi? ) mi sembra incompresibile.

Ho cercato, nel limte delle mie possibilità, di portare sempre argomenti: non pretendo di aver ragione naturalmente ma almeno di ricevere rispostre altrettanto dettagliate.


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