Replicanti >
L’attuale
Grosse Koalition tedesca ha visto all’origine (settembre 2017) una SPD che,
persi in consensi 3 punti %, sceglieva di stare alla “opposizione” per ritrovare
il rapporto con operai e emarginati.
Trascorsi 5 mesi (marzo 2018) M SCHULZ ha
ottenuto dalla A Merkel dei Ministeri chiave ed un programma dove “si riconosce
la mano dei socialdemocratici”.
Veniamo in Italia.
Il PD, a matrice Renziana, è
arrivato terzo e per ora ha deciso di starsene alla “opposizione”. Preso atto delle
differenze di fondo, appare evidente che l’incontro tra M5S e la Lega ha ben
poche possibilità di riuscita. Si prospetta altresì che qualunque futuro tipo di governo dovrà trovare termini
e contenuti che “convincano” il PD a farne parte.
In sintesi.
Viste le analogie
dei due casi non c’è proprio bisogno di pensare a delle “geniali” strategie partorite
dalla fulgida mente di un M RENZI, quale autentico leader capace di rilanciare il
partito.
Meglio convincersi che una Democrazia “sana” non si nutre delle millanterie
di Primi Super Cives interessati a …