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Commento di Fabio Della Pergola

su Post-elezioni: possibili scissioni in vista


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 21 marzo 2018 14:47

Ciao Geri, forse hai ragione non si poteva capire. Ma io credo che queste elezioni - mi sembra di averlo anche scritto ultimamente - non ha fatto piazza pulita solo della terza via renziana, ma di tutta la sinistra in cui comprendo, a differenza di molti, anche il PD; non per la sua più recente prassi politica ma perché lì dentro c’è gente di sinistra, eccome se c’è. Debacle di LeU e flop clamoroso, e clamorosamente smentito dagli interessati (pessima abitudine negare la realtà) anche di PaP. Quindi è tutta la gente di sinistra - intellettuali, politici, studiosi, militanti, simpatizzanti... - che è chiamata a riflettere e ripensare (quindi anche "ambire" non più solo "subìre") non tanto sulle truffe politiche di cui è stata vittima in parte anche consenziente, quanto (per me ben più interessante) sul concetto stesso di sinistra, su quali siano i valori di sinistra e quale possibilità hanno questi valori di confrontarsi, dialettizzandosi, con la realtà attuale che è quella, ineluttabile ad oggi, della globalizzazione neoliberista.

Fermo restando - e questo sarebbe demenziale dimenticarselo - che l’attacco più forte al liberalismo oggi non viene da sinistra ma dall’estrema destra nazionalista e sovranista (e anche xenofoba, misogina, omofobica, islamofoba, antisemita e chi più ne ha più ne metta). E che quindi la difesa del liberalismo e del progetto europeo è, per me, il primo tassativo passo per poter un giorno, chissà, sperare di poterlo trasformare in una socialdemocrazia evoluta. Credo che allearsi - anche involontariamente - con le destre sovraniste perché sono anch’esse antiglobaliste e anticapitaliste sia quanto di peggio una sinistra possa fare. Sarebbe come allearsi con Hitler per odio all’America fordista. Non è per amore spassionato dell’Occidente così com’è, ma perché se qui almeno il diritto di critica è salvo, là - in quegli spazi neri in cui oggi spadroneggiano i Putin, gli Erdogan e quant’altro - non è salvo nemmeno quello.


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