Non si gioca >
La
cittadinanza non è né un punto di partenza né uno strumento per l’integrazione.
Conferire lo status di cittadino ad uno straniero, anche se nato e/o cresciuto in
Italia, significa “aver prima accertato” sia che sono stati acquisiti cultura,
principi e valori di questo paese, sia che sussista la maturata e cosciente condivisione
di norme e regole vigenti per un modello di convivenza improntato al rispetto
ed alla solidarietà.
La cittadinanza semmai è il punto di arrivo, il frutto di
un percorso sviluppato e implementato negli anni. E come tale può e deve essere
conferita solo con la maggiore età. Anche perché ricevere siffatto status oltre
ai “diritti” implica dei sostanziali “doveri” (v. ad es. Art 52 Costituzione).
Finale.
Rischia di essere altamente mistificatorio e fuorviante, dissertare su nuove
formulazioni (Jus soli o Jus culturae).
Lo “Jus sanguinis” è il simbolo, il retaggio storico-culturale di una realtà vissuta
che accumuna e “identifica” l’intero paese.
UNA COSA è l’attenzione ed il rispetto dovuti
a dei “predestinati” futuri cittadini.
Tutt’altra cosa è “snaturare” valore e significato
di Parola e Merito …