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Commento di Persio Flacco

su 25 aprile: annullato il corteo a Roma


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Persio Flacco 19 aprile 2015 19:19

Alla lotta partigiana contribuirono una congerie di identità culturali, ideologiche, confessionali. Tutte unite sotto una sola bandiera: quella della lotta contro il nazifascismo.

Uno dei caratteri qualificanti della Resistenza italiana sta proprio nel superamento di ogni identitarismo in nome di uno scopo comune. 

Coerenza vorrebbe che la commemorazione della lotta partigiana rispettasse la memoria di tale scelta qualificante, quindi che si evitassero simboli identitari particolari, proprio per rammentare la scelta che fu fatta di combattere sotto una sola bandiera. 
Fosse per me, per coerenza, abolirei ogni bandiera dalla commemorazione, salvo quella del CLN.

La bandiera della Brigata Ebraica pone un problema aggiuntivo rispetto alle altre: è la stessa bandiera dello Stato di Israele.

La sua esposizione alla celebrazione dell’anniversario della Liberazione include in un evento che ricorda la lotta di popolo contro l’occupazione nazista dell’Italia il simbolo di uno Stato che occupa ormai da mezzo secolo il territorio di un altro popolo.
L’esposizione della bandiera israeliana alla festa del 25 aprile implica quindi una scelta che è una doppia negazione del significato stesso della celebrazione: la scelta di esporre un simbolo dell’identitarismo e dell’oppressione di un popolo.

Questo i rappresentanti della Brigata Ebraica che rivendicano il diritto di esporre la loro bandiera lo sanno benissimo. Ma evidentemente per loro il rispetto della memoria di ciò che fu la Resistenza è molto meno importante di quanto dichiarano.


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