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Commento di GeriSteve

su Diritti umani calpestati: in Italia non c'è solo la tortura. I 10 punti di Amnesty International


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GeriSteve 11 aprile 2015 21:43

Amnesty international fa benissimo a sollevare una serie di problemi e io le sono molto grato per questo.

 

Però, un conto sono i problemi e altro conto sono l’analisi dei problemi e le azioni da fare per risolverli. E qui -mi riferisco all’articolo- mi pare che ci sia proprio troppa confusione.

 

1) La sentenza della corte europea sulla mancanza in Italia del reato di tortura è stata un grosso passo avanti, ma non va confusa con Amnesty. Forse una può avere influenzato l’altra, ma sono e restano due realtà distinte e molto diverse.

 

2) Un "piano" (quello elaboarto da Amnesty) dovrebbe essere qualcosa di consistente e di operativo, cioè che abbia alle spalle l’individuazione del problema, l’analisi del problema e delle sue cause, nonchè gli effetti delle possibili azioni. 

 

Francamente , dall’articolo sembra che manchi quasi tutto ciò. Da frasi come "fermare il femminicidio", "proteggere i rifugiati", "combattere l’omofobia", "fermare la discriminazione" mi sembra chiaro che si indichino degli obiettivi ma che non si indichino le azioni per raggiungerli.

 

E non è cosa da poco: io posso condividere quegli obiettivi, ma non condividere azioni che si sostiene che realizzino quegli obiettivi. Posso anche rinunciare a quegli obiettivi se, pur considerandoli apprezzabili, tutte le strade per raggiungerli presentano costi - incovenienti che io ritengo non adeguati.

Tanto per fare un esempio: sul problema Rom sussistono tesi fortemente divergenti: c’è che sostiene che si debba combattere l’auto - discriminazione dei rom che non vogliono integrarsi, che non vogliono scolarizzare i figli, e c’è chi sostiene che invece questa auto discriminazione vada accettata C’è chi sostiene che i rom debbano avere una corsia preferenziale (=discriminatoria) nell’assegnazione di case e chi no.

C’è chi -e io sono fra questi- sostiene che se i rom non accettano di guadagnarsi da vivere lavorando è bene che vengano allontanti, perchè l’accattonaggio e il furto sono socialmente nocivi, e altre vie di sostentamento non le si vedono.

 

Da quest’articolo non si capisce quali siano le posizioni di Amnesty e quali dell’autore su queste problematiche prioritarie e su tante altre analoghe.

 

Se mi si chiede il mio consenso in così tanta confusione, io credo che sia meglio "passare oltre" e tacere.

 

GeriSteve


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