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Commento di

su Iran, accordo sul nucleare: chi ride e chi piange


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6 aprile 2015 11:30

Esaminiamo due fatti:

1. In Iran esiste la più grande, circa 25.000 persone, e antica comunità ebraica della regione dopo quella israeliana. E non si ha notizia di episodi di antisemitismo, a differenza di quanto avviene nella "civile" Europa.

2. Da decenni la destra sionista fonda le sue fortune sul terrorismo psicologico: agitare lo spettro della minaccia esistenziale portata dall’Iran (o da altri) è servito egregiamente ad espandere e consolidare la sua presa sulla cittadinanza israeliana e sulla diaspora. Come ogni movimento nazionalista, dunque di destra, per mantenere il suo potere il sionismo ha bisogno di un implacabile nemico esterno che attenti (senza motivo, manco a dirlo) ai giusti diritti del suo popolo, ad iniziare dal diritto ad esistere.

Ora, cerchiamo di valutare la credibilità dei rappresentanti delle due parti: l’iraniano afferma che non ha alcuna intenzione di dotarsi dell’atomica per fare stragi di ebrei; l’israeliano afferma invece che l’iraniano ha il nascosto proposito di fare strage di ebrei usando l’atomica.
Alla luce dei fatti sopra esposti, chi potrebbe onestamente e fondatamente affermare che ad essere credibile è l’israeliano?

Io direi nessuno. Senonché, in questo bizzarro mondo, una moltitudine di persone pensa che ad essere credibile è l’israeliano. E la percentuale di chi crede maggiormente all’israeliano sale esponenzialmente se si guarda a quella piccola parte della moltitudine rappresentata dagli ebrei: israeliani e non. 
Questo fatto, a mio parere, fa giustizia di un altro dei pregiudizi che circolano sugli ebrei: che gli ebrei siano mediamente più intelligenti degli altri. 

Peraltro Netanyahu, a proposito del faticoso accordo che si sta cercando di chiudere con l’Iran, va dichiarando sui mass media che «Tutti saranno minacciati dallo stato più terrorista del mondo che costruirà molte, molte bombe nucleari in serie».

Scopo dell’accordo, sul quale molto è stato investito dagli amici di Israele, è assicurarsi che l’Iran non costruisca l’atomica e lui, con un’arroganza talmente esagerata da apparire infantile, dichiara che l’accordo da via libera alla costruzione dell’atomica iraniana?

Israele gode in ogni contesto della protezione e del supporto economico, militare, diplomatico, di USA e di Europa, senza il quale probabilmente non sarebbe nemmeno nato e, successivamente, non sarebbe sopravvissuto, e Netanyahu accusa pubblicamente gli amici di Israele di volerlo mettere a rischio di distruzione? Li accusa, in sintesi, di tradire Israele e di mentire sul reale significato dell’accordo?

Probabilmente il termine "Arroganza" è riduttivo per qualificare l’atteggiamento di Netanyahu e del suo governo. Dietro si intravvede qualcosa di ancora più inquietante.


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