• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di

su Il suprematismo cristiano (anche) in Michele Serra


Vedi tutti i commenti di questo articolo

13 dicembre 2014 21:21

...quale riferimento normativo...

Ha ragione lei. Non c’è scritto da nessuna parte che a tavola non si rutta, e, per di più, la Corte da Cassazione ha anche sancito che fare piedino a una donna non è reato. Chi come lei tira fuori i "riferimenti normativi" in un discorso come questo mi fa semplicemente ridere, perché significa che lei è un incivile. La civiltà non s’impone con le leggi.

...dominazioni diverse hanno portato ad usi e costumi regionali completamente diversi

Che diavolo c’entra questo? Lei sta uscendo dal seminato.

... Io sono italiano e non credo di condividere molto delle sue usanze, eppure sono italiano lo stesso.

Lei è proprio partito per la tangente. Mi vuole dire che lei pratica la poligamia, la circoncisione, e ritiene lei che le donne non abbiano diritto all’istruzione e debbano andare col volto coperto per non istigare gli uomini allo stupro?

... attorno al suo campanile ... spostandosi di poche decine di km ritroverebbe le sue usanze in altri cittadini italiani. Cosa significa essere italiani, lo decide lei?

Lei casca proprio male. Io non sono completamente italiano, non sono cristiano, ho girato un po’ sia l’Italia che l’estero, e ho amici di diverse razze e religioni. E le posso dire che una delle manifestazioni di civiltà è RISPETTARE CHI TI STA OSPITANDO. E’ una cosa che va più in là del "quadro normativo", caro lei. E le spiego il perché con un esempio. Un mio amico, egiziano e islamico, aveva una figlia che, vivendo in italia, voleva comportarsi come gli italiani: niente velo, jeans con vita bassa, magliette scollate, discoteca e così via. Non è che io approvi incondizionatamente queste manifestazioni, ma capisco che per una giovane ragazza dev’essere dura confrontarsi continuamente con gli altri, e sentirsi diversa. Alla fine è scappata di casa, perché non riusciva a sopportare le imposizioni del padre. Lui l’ha ripudiata. Ecco perché ho scritto che "aveva una figlia". Io mi chiedo perché il padre sia venuto in Italia. Per imporre a tutta la sua famiglia un comportamento che li fa sentire diversi?

Il caso esposto è estremo, certo. Ma è significativo. Che senso ha andare ad abitare in un posto dove la gente è diversa da te? O ti piace quel modo di pensare, o lo rispetti, oppure è meglio che te ne stai dove sei. Ma se scegli di confrontarti con un mondo diverso, devi rispettarlo. Questa è civiltà. Da parte degli immigrati, la battaglia sul crocefisso può essere l’inizio. Dopo si può passare al velo, al divieto di vendere alcolici, al divieto di mangiare carne di maiale. Per quanto riguarda la religione islamica, i suoi fedeli non fanno mistero di disprezzare gli occidentali. E allora, che se ne stiano a casa loro.


Vedi la discussione






Palmares