La dignità espressa dal popolo abruzzese è un raro esempio di come ci si debba comportare di fronte ad eventi naturali inevitabili, le cui conseguenze , però, come ormai tutti abbiamo potuto appurare avrebbero potuto essere ben diverse, se solo alcuni, forse molti, presumibilmente appartenenti alla stessa comunità, si fossero limitati ad esercitare le proprie funzioni in maniera onorevole. Ben venga dunque il riconoscimento a tutte le persone immuni da colpe per le conseguenze dell’accaduto, ma non possiamo rimuovere le responsabilità diffuse. E per valorizzare pienamente il riconoscimento dobbiamo vigilare, ognuno al suo livello, sulle speculazioni che caratterizzano e continueranno ad essere il fulcro delle attività pubbliche. L’ipocrisia non ci pervada, siamo circondati dagli sciacalli, dagli avvoltoi e non possiamo e non dobbiamo diventarne complici se non vogliamo limitarci a criticare le responsabilità del prossimo evento delittuoso.

Giubilare il popolo abruzzese con l’ennesima medaglia servirà solo a riempire il loro gonfalone ma non riuscirà a ricompensare quelli che in questa vicenda hanno subito le conseguenze dell’ingordigia di alcuni irresponsabili delinquenti.

Un saluto

Mauro