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Commento di Persio Flacco

su Israele non avrebbe ragione di esistere


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Persio Flacco 19 luglio 2014 20:03

Il mio commento dimostra solo che considero l’attuale dirigenza sionista portatrice del concetto di legame inalterabile tra popolo ebraico e terra di Israele, affine al Blut und Boden nazista.
Che la terra di Israele sia individuata "laicamente" attraverso le fonti storiche o "religiosamente" attraverso la descrizione che ne viene fatta delle Sacre Scritture non ne cambia il significato e nemmeno le implicazioni "ideologiche" che ne derivano.
Come ho ripetuto più volte le motivazioni del Sionismo risorgimentale erano profondamente diverse da quelle dal movimento ultranazionalista che ne oggi ne usurpa il nome.
Non è a me che deve dirlo: deve dirlo a sé stesso.

A me sono chiarissimi i motivi che hanno portato alla fondazione di Israele, e mi è chiarissimo che non hanno nulla a che vedere, se non in frange marginali, con i concetti paranazisti sui miti di fondazione e i sogni di ricostituzione della Grande Israele che oggi coltivano Netanyahu, il suo governo, le formazioni politiche che lo sostengono, il nucleo dirigente della Lobby "sionista", parte della Diaspora.
Come non hanno nulla a che vedere con le motivazioni della Comunità Internazionale che ha riconosciuto il nuovo Stato di Israele.

Ad affermare che il diritto di Israele ad esistere deriva dal legame eterno tra ebrei e terra di Israele non sono né io né nessun altro di rilevante: sono i sedicenti "sionisti". E lei, che ne difende le ragioni.


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