Intermittenza >
Il Senato delle Autonomie, come propugnato
da Renzi, assolverà alle sue funzioni in maniera assembleare. In questa ottica
nessuno sembra prestare attenzione alla anomala “caducità” di un organismo di “non
eletti”.
Nei fatti.
Il mandato Senatoriale coinciderà con quello delle distinte
Amministrazioni territoriali da cui dipende la nomina. In più la normativa
vigente (Art.126 della Costituzione, D.Lgs. 267/2000, ..) detta casi di
sopravvenuto “scioglimento” d’autorità e/o Commissariamento degli stessi Enti.
Tutte fattispecie che richiedono periodi piuttosto lunghi per la sostituzione
dei soggetti coinvolti. Tutte concause che rischiano di rendere marcatamente “variabile”
la composizione dell’Aula ed “intermittente” l’attività assembleare.
Ancora. Ne
seguiranno ripercussioni ostative negli iter procedurali “condivisi” con l’altra
Camera.
Sintesi. L’auspicata abolizione del bicameralismo perfetto ha la sua prima
ragion d’essere nella cercata contrazione dei tempi di approvazione. Questo
Senato di “non eletti” non rappresenta di certo la giusta risposta.
Anche nel
paese del Barbiere e il Lupo si caldeggiano soluzioni davvero singolari …