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Commento di Fabio Della Pergola

su Abortisce da sola, nel bagno dell'ospedale


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 12 marzo 2014 07:30

Mi pare che quest’ultimo commento chiuda perfettamente la questione. L’incremento dell’obiezione è tale da pretendere un riassetto degli equilibri interni alla sanità.

Vorrei far notare che la legge 194 esiste da una quarantina di anni. Non ci troviamo quindi in presenza di vecchi medici che hanno maturato un’obiezione di coscienza nel tempo, ma di medici che sono diventati tali quando la legge già esisteva e che hanno scelto la loro specializzazione ben sapendo che si sarebbero trovati di fronte al "problema" aborto. Cioè ad una pratica medica perfettamente legittima, ma che per loro costituiva un problema.

C’è da chiedersi quindi se la loro scelta professionale non sia maturata proprio per contrastare attivamente la praticabilità dell’aborto e per rendere inapplicabile la legge. Si tratterebbe di azione politico-ideologica preconcetta, ben più che di obiezione di coscienza vera e propria.

Per fare un esempio: se uno è pacifista e si arruola in un esercito con l’intento preciso di sabotarlo e renderlo inefficiente sicuramente sarà allontanato. Lo stesso mi pare che possa e debba avvenire per i medici obiettori. Non è possibile che una legge dello stato sia resa inapplicabile per la volontà politico-ideologica dei suoi stessi stipendiati.

Chiudiamola qui. Un saluto a tutti.


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