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Commento di verygod

su Sud Africa, niente visto al Dalai Lama


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Glaros - scrittura creat(t)iva verygod 24 marzo 2009 19:26

Del Dalai Lama, sto rileggendo I sentieri della sapienza e dell’incanto, le lezioni che egli tenne all’Università di Harvard nel 1981, pubblicate negli Oscar Mondadori.

Fra le tante perle di saggezza del libro, di particolare rilievo quella dove egli afferma di continuare lui stesso a riflettere sui complessi temi trattati. In primo luogo, direi, su quello del Senso della Via di mezzo.

In un altro articolo pubblicato su AgoraVox, parlo polemicamente della ’patente di cristianità’ che Papa Ratzinger ha dato al Dalai Lama. Sarà sempre più opportuno che anche la Chiesa cattolica si muova in quella direzione come La invito a fare in CortocircuitOne. Storia di un’astrazione fatale, Torino, 2006.

Un testo interessante di Angelo Rodante, sunyata buddhista e kenosi cristologica in Masao Abe, Roma Città Nuova, 1995, sviluppa una significativa riflessione sul rapporto fra l’idea buddista del vuoto (fatta propria negli anni Novanta anche dalla micropsicanalisi di Fanti) e l’idea teologica scolastica di creazione. 

La relazione fra tempo ed eternità che ho sviluppato nel mio articolo di oggi, si fa implicitamente ’carico’ anche di queste eco-logiche questioni che caratterizzano la psicologia individuale e quella storica. Questioni che le antiche tradizioni conoscevano e trattavano con migliore spirito rispetto alla maggior parte dei ’tecnici’ odierni.


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