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Commento di

su Quando il M5S avrà un'altra occasione del genere?


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9 agosto 2013 17:57

L’articolo fa acqua da tutte le parti. Basta per tutte la prima grossa sciocchezza
"qui ci limitiamo a notare come l’idea del mandato imperativo, da cui deriva logicamente il rifiuto di ogni accordo parlamentare, contiene il sostanziale rifiuto della democrazia parlamentare. Il che è peraltro perfettamente conseguente alla scelta per la democrazia diretta che, appunto, esclude, in linea di massima, la rappresentanza."

Il mandato imperativo non esclude affatto l’accordo parlamentare, men che meno il sostanziale rifiuto della democrazia parlamentare.

Il mandato imperativo impedisce che un parlamentare eletto sulla base di una chiara piattaforma programmatica con una determinata forza politica possa all’improvviso, a sua totale discrezione (nella migliore delle ipotesi...), cambiare opinione senza per questo non solo doverne rendere conto neppure ai suoi elettori ma, soprattutto, essere costretto alle dimissioni dalla camera di appartenenza, tradendo totalmente il voto ricevuto.
E’ altresì ovvio che se il gruppo politico di appartenenza decida, a maggioranza, di cambiare posizione rispetto al programma condiviso, magari a seguito di un confronto pubblico con l’elettorato di riferimento, lo stesso debba adeguarsi al volere della maggioranza.
Del resto, nella partitocrazia, in presenza di divieto di vincolo di mandato, ma quando mai è successo che la maggioranza parlamentare che si configura è la risultante della autonoma e individuale decisione dei singoli parlamentari (quindi assolutamente imprevedibile fin tanto che non si venga a formare)e non, al contrario, degli accordi intervenuti tra i capigruppo? Il vincolo di mandato serve espressamente a limitare il fenomeno dei voltagabbana, dei carrieristi, dei corrotti.
La cosa è talmente evidente che mi sembra assurdo che Lei incorra in questo strafalcione.


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