• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di illupodeicieli.leonardo.it

su Il "Made in Italy" in estinzione


Vedi tutti i commenti di questo articolo

illupodeicieli.leonardo.it 23 marzo 2009 15:46

I fatti sono anche questi: che per comprare la gente ti conta i peli, gioisce se va a farsi fare il pacco da Ikea e snobba il mobiliere sotto casa; compra l’auto che gli dà di più o che offre più immagine; la verdura coltivata vicino a casa non sempre è conveniente come prezzo, al pari di uova e carne o pesci.Quindi mettiamoci d’accordo: ricordiamoci che se compri Ford c’è l’officina autorizzata o il meccanico,italiano, che ti assisterà, come pure il venditore si spera sia italiano; in Polonia fu trasferita anche la Philips Italia che ,salvo errore , stava in Brianza (ricordate una trasmissione di Santoro ,credo, alcuni anni fa?) e poi non se ne parlò più. Oggi c’è poco o pochissimo lavoro, il potere di acquisto è quasi zero, la gente se può o deve o se desidera, compra il necessario e a poco prezzo, quindi spessissimo roba scadente e solo per una questione di prezzo.Discorso etico a parte, dice bene chi sostiene che questi filibustieri di industriali vanno all’estero e con i soldi nostri: ma nessuno gli fa niente. Quante fabbriche sono state smontate da operai italiani e trasferite all’estero? E magari noi gli abbiamo pagato pure i macchinari o finanziato il loro acquisto! Quanto ai ricatti del Vaticano, è possibilissimo, ma appunto non da oggi: in Polonia intorno al 1994 una persona conosciuta trasferì la propria "vecchia fabbrica" di banchi scolastici in Polonia: qui si finanziò quella nuova.Due piccioni con una fava. Fa rabbia vedere che c’è gente che svende le proprie idee e la propria professionalità a costo zero a persone straniere che poi ti faranno la concorrenza: a poco prezzo vendiamo o regaliamo il nostro sapere.


Vedi la discussione






Palmares