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Commento di

su Cambiano i Boy Scout e diventano un corpo paramilitare


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23 novembre 2012 15:30

Mi chiamo Mauro Marani, Promessa scout 1963. Ad oggi sono ancora in "servizio" quale Capo Gruppo e Presidente dell’Associazione "Boy Scouts of taly" di Civitavecchia.
Vorrei rivolgervi un invito: prima di scrivere sugli scouts, per favore, documentatevi. Quelli che avete descritto sicuramente ci sono ma altretytanto sicuramente, sono una minoranza anche se appartenenti ad Associazioni che nel luogo comune, rappresentano lo scoutismo nella sua totalità. Non è così. Dopo il 1974 c’è stato una notevole frammentazione dello scoutismo italiano. Sono nate decine di Associazioni ognuna rappresentante il pensiero dei propri capi. E’ vero, ci sono Capi para-militari, "duceschi" e/o para ..... Fortunatamente, però, sono una piccola minoranza con la quale non si può identificare lo scoutismo italiano. Il Metodo scout voluto dal Fondatore Lord Baden-Powell è ancora vivo in tutti noi scout da "più tempo" ed altrettanto lo è nelle nuove generazioni di giovani formati al Servizio.
La mia non è sterile retorica ma è il vissuto quotidiano. Faccio l’esempio che conosco meglio, ovvero quello della mia Associazione: noi siamo scouts cattolici ma abbiamo sempre accolto con entusiamo scout di altre Religioni vedendo in questi quella diversità che, a nostro modo di vedere, non è ciò che divide ma è quello che unisce considerando la diversità il dono reciproco nei quali i ragazzi troveranno occasione di crescita è di maturazione.
Nessuna preclusione per ragazze e ragazzi omosessuali poiché da adolescenti queste "differenze" quasi non vengono avvertite e seppur lo fossero, è nostro preciso dovere far capire, spiegare, accettare. Per quantro attiene gli adulti in "servizio" nessuna obiezione purchè non ci sia ostentazione considerando che gli adolescenti vedono nell’adulto l’esempio da seguire e questa ostentazione (vale anche per il discorso politico e qualunque altra "tendenza" dei Capi) potrebbe essere considerata come un "plagio" nei confronti dei giovani ed un "tradimento" della fiducia con la quale i genitori ci affidano i figli.
Chiedo scusa per la presunzione ma quello che cerchiamo di trasmettere ai nostri ragazzi è il Rispetto, la Tolleranza e l’Amore per il Prossimo. F.to Mauro Marani
A chi interessa c’è il mio profilo su facebook.


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