grazie dell’interessante articolo: il problema diventerà
sempre più serio con la tropicalizzazione dell’Europa dovuta al cambio
climatico.
dissento però dall’affermazione:
“Le malattie tropicali
neglette vengono definite ‘neglette’, e quindi dimenticate, proprio perché colpiscono le persone più povere e vulnerabili del
pianeta: coloro che vivono in zone rurali remote, baraccopoli
urbane e zone di conflitto.
Si tratta di malattie che
sono state in gran parte debellate nei paesi industrializzati”
Si tratta invece di malattie
"neglette" perché finora hanno colpito soltanto persone marginali rispetto all’area
in cui si studiano le malattie e si preparano farmaci.
Certo, il fatto che siano
prevalentemente persone a basso reddito
non ha incentivato la ricerca farmaceutica, ma non bisogna neanche cadere
in ideologismi stupidi: ho letto e sentito spesso – non in quest’articolo- la tesi secondo cui la medicina non avrebbe
trovato un vaccino contro la malaria perché è una malattia dei poveri che non
interessa i ricchi. La verità è che la malaria non è una malattia unica (ci
sono quattro ceppi diversi, più le varianti) e soprattutto che il
plasmodio non è nè virus nè batterio
e che finora non è stato mai trovato alcun vero vaccino contro un parassita.