Gentile Preside Maccioni, ma di che cosa parla? Lei non ha nessun bisogno di essere stimolato dal Ministero per valutare gli insegnanti: li conosce già benissimo.
Ha paura di ritorsioni nel caso dovesse compilare una graduatoria? I genitori hanno le idee ben chiare e non si lasciano infinocchiare dal vostro "tutte le sezioni sono uguali; le classi sono state formate con i criteri resi pubblici" e tutte le promesse del POF che , anche in buona fede, spesso non possono essere mantenute.
Nella sua garbata esposizione si respira un deleterio "spirito di corpo" che ormai da 20 anni serve solo a coprire le magagne di una scuola allo sbando.
Sarebbe ora che gli insegnanti venissero valutati in modo palese e non nei supermercati o nelle sale d’aspetto dei pediatri.
Per quanto riguarda l’INVALSI, sempre perfettibile, è il solo standard in una scuola che fa quello che gli pare. E’ noto anche a Lei che un alunno, con gli stessi numeri, viene bocciato in un corso e promosso in un altro.
Le sarà anche noto che il 10 di una classe nella quale, per cause di forza maggiore, si è fatto la metà del programma , non può essere uguale a quello di una classe normale.
Il test INVALSI fotografa una realtà già stranota. Sarebbe molto più efficace come test d’ingresso per consentire alla scuola una corretta programmazione.