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Commento di Claudio Paudice

su Ma per chi ha votato la camorra?


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Claudio Paudice 1 giugno 2011 13:55

Purtroppo, con questo articolo, daw dà prova di non conoscere affatto Napoli, e dimostra che scrive per sentito dire. Quello che c’è di imbarazzante non è il 66% di DeM ottenuto a Scampia, ma il suo pezzo, che di informativo non ha nulla, ma compensa con la faziosità. Sembra quasi di leggere un articolo de Il Giornale. Quanto scrive insinua, in maniera subdola, che qualcuno della sinistra abbia detto o sia partito dal presupposto che a Napoli ci siano PER LA MAGGIOR PARTE camorristi. E questo, si capisce, è falso. Come è falsa quest’affermazione:" E ha vinto con oltre il 65% dei voti, segno tangibile che la popolazione, sempre quella che avrebbe dovuto votare in massa per l’uomo di Cosentino e per il candidato preferito dalla Camorra…". Questa invenzione, dacchè non è scaturita da dichiarazioni di ambienti politici, è frutto dell’autosuggestione dell’articolista (che pretende di informarsi da Il Giornale e scrivere poi le sue opinioni su spazi indipendenti. E’ evidente che poi non ci fa bella figura), ed è offensiva per tutti i napoletani. Forse si è confuso con il suo leader politico (guardi le dichiarazioni di ieri sulla Carfagna). E’ dalla sua parte che dicono, o meglio insinuano con mezze frasi da vigliacchi, che a Napoli camorra e società civile sono sinonimi. Nessuno (tranne quelli dalla sua parte) ha mai dato modo di affermare: "O per caso stanno meditando di dirci che De Magistris è riuscito nel miracolo di cancellare la malavita locale?". Nessuno ha detto questo, è una cosa così stupida che nessuno la direbbe, anche perché è un giorno che è sindaco. La mancanza di argomenti è compensata dallo zelo che infonde nello scrivere sciocchezze. Per fortuna, e glielo dico per esperienza, a Scampia non sono tutti camorristi, come lei crede, tanto da essere sbalordito da quel 66%. E’ evidente che la camorra comandi dei pacchetti di voti. Lo sappiamo, e anche De magistris lo sa. Quello che De magistris non ha detto, ma che aggiunto Lei in maniera -ripeto - subdola e vergognosa - è che la "popolazione" avrebbe dovuto votare in massa per l’uomo di Cosentino. Lei non conosce molto Napoli, (e si vede) quindi non sa quanto controllo c’è stato alle urne. E non solo e non tanto da parte della polizia in borghese, quanto della società civile, che non è sprovveduta quanto lei. Questo articolo è offensivo già dal sottotitolo: “Insomma, ma per chi ha votato la camorra?” Lascia intendere che i camorristi siano in numero superiore alla gente perbene, e quindi decisivi in una consultazione elettorale.

Quindi, per riprendere l’unica frase del suo articolo che condivido, invece di scrivere scempiaggini, “Tacere, a volte, è la cosa migliore da fare”.


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