Purtroppo, con questo articolo, daw dà prova di
non conoscere affatto Napoli, e dimostra che scrive per sentito dire. Quello
che c’è di imbarazzante non è il 66% di DeM ottenuto a Scampia, ma il suo
pezzo, che di informativo non ha nulla, ma compensa con la faziosità. Sembra
quasi di leggere un articolo de Il Giornale. Quanto scrive insinua, in maniera
subdola, che qualcuno della sinistra abbia detto o sia partito dal presupposto
che a Napoli ci siano PER LA
MAGGIOR PARTE camorristi. E questo, si capisce, è falso. Come
è falsa quest’affermazione:" E ha vinto con oltre il 65% dei voti,
segno tangibile che la popolazione, sempre quella che avrebbe dovuto votare in
massa per l’uomo di Cosentino e per il candidato preferito
dalla Camorra…". Questa invenzione, dacchè non è scaturita da
dichiarazioni di ambienti politici, è frutto dell’autosuggestione dell’articolista
(che pretende di informarsi da Il Giornale e scrivere poi le sue opinioni su
spazi indipendenti. E’ evidente che poi non ci fa bella figura), ed è offensiva
per tutti i napoletani. Forse si è confuso con il suo leader politico (guardi le
dichiarazioni di ieri sulla Carfagna). E’ dalla sua parte che dicono, o meglio
insinuano con mezze frasi da vigliacchi, che a Napoli camorra e società civile
sono sinonimi. Nessuno (tranne quelli dalla sua parte) ha mai dato modo di affermare: "O
per caso stanno meditando di dirci che De Magistris è riuscito nel
miracolo di cancellare la malavita locale?". Nessuno
ha detto questo, è una cosa così stupida che nessuno la direbbe, anche perché è
un giorno che è sindaco. La mancanza di argomenti è compensata dallo zelo che
infonde nello scrivere sciocchezze. Per fortuna, e glielo dico per esperienza,
a Scampia non sono tutti camorristi, come lei crede, tanto da essere sbalordito
da quel 66%. E’ evidente che la camorra comandi dei pacchetti di voti. Lo
sappiamo, e anche De magistris lo sa. Quello che De magistris non ha detto, ma
che aggiunto Lei in maniera -ripeto - subdola e vergognosa - è che la
"popolazione" avrebbe dovuto votare in massa per l’uomo di Cosentino.
Lei non conosce molto Napoli, (e si vede) quindi non sa quanto controllo c’è
stato alle urne. E non solo e non tanto da parte della polizia in borghese,
quanto della società civile, che non è sprovveduta quanto lei. Questo articolo è offensivo già dal sottotitolo: “Insomma,
ma per chi ha votato la camorra?” Lascia intendere che i camorristi siano in
numero superiore alla gente perbene, e quindi decisivi in una consultazione
elettorale.
Quindi, per riprendere l’unica frase del suo
articolo che condivido, invece di scrivere scempiaggini, “Tacere, a volte, è la
cosa migliore da fare”.