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Commento di

su Inchiesta, Ccsvi e SM la posizione dei neurologi (prima parte)


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26 maggio 2011 15:09

Un articolo completo e soddisfacente, dove vi è il rispetto totale per le diverse posizioni. Lo studio e la ricerca dovrebbe essere svolta con le collaborazioni di tutte le categorie mediche coinvolte, con serenità e serietà, nel rispetto delle’etica e della deontologia medica, mirata solo ed esclusivamente a favore dei pazienti e trovare, se c’è, la soluzione definitiva a questo dilemma: Correlazione delle due patologie. Le numerose testimonianze di malati che autonomamente hanno chiesto e ricevuto il trattamento di "Liberazione" (PTA), riferiscono di netti miglioramenti in termini di qualità della vita e recupero di alcune funzioni, come il miglior controllo della vescica e dello sfintere, della concentrazione e della memoria, scomparsa della stanchezza fisica, maggior controllo dell’equilibrio e per chi li gusta, si apre una grande speranza di vivere il resto della vita in modo dignitoso. Certo miglioramenti che nel 50% dei casi permane e nell’altra si perdono a causa delle frequenti restenosi, deve indurre i ricercatori a dare la soluzione alle restenosi. In ogni caso sarebbe doveroso nei confronti di quei pazienti i quali ormai sono in sedia a rotelle e per i quali non vi sono più farmaci utili ad arrestare la progressione della SM, di somministrare, in via compassionevole, l’intervento di PTA in SSN come ultima possibilità, in funzione del fatto che l’Angioplastica è una metodica di intervento praticata ormai da più di vent’anni in tutto il mondo e della quale gli effetti collaterali sono minimi o addiruttura nulli, anche se ultimamente si è tentato di far passare il messaggio che potrebbe essere mortale, cosa assolutamente non vera. Senz’altro il rapporto beneficio/rischio e molto positivo rispetto ad altre metodiche.

Puccio Musumeci


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