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Commento di Vito Enzo Salatino

su Napolitano doppiamente fuori dal suo ruolo


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Vito Enzo Salatino 16 aprile 2011 13:56

Stupisce non solo l’articolo e il suo contenuto in sè, come anche il contenuto di alcuni commenti, in cui si sostiene l’attività contro la giustizia e il corso della giustizia praticata dal presidente del consiglio e dai suoi legali, che tra l’altro sono pure rappresentanti in parlamento della popolazione italiana e delle sue leggi, e per giunta pure pagati dagli italiani, oltre all’Avvocatura della presidenza del consiglio, già pagata pure quella dagli italiani, per difendere un tal presidente. 
Il quale si difende illecitamente (ma quando mai si è vista una cosa simile ?) a suon di nuove leggi inventate di proposito, e a sbafo a carico nostro, dalle accuse di reati che toccano tutti i settori dell’attività umana e dello scibile, dalla corruzione di magistrati, alla corruzione di minorenni e al favoreggiamento della prostituzione, addirittura minorile.
Cosa che a me, solo per la lettera di un legale per una fesseria qualunque, costa 1.500 Euro, e lasciamo allora perdere cosa ci costano i reati di ogni genere del presidente del consiglio.

Però non lasciamo perdere la meraviglia sul fatto che pure questo giornale non ha niente da ridire, nemmeno per inciso, pubblicando un articolo inaccettabile, quando un sospetto e accusato di reato a capo di un governo presunto democratico, accusa, tramite parlamentari, i magistrati di analoghi o altrettanti reati con pubbliche concioni, con facce da impuniti che fanno paura, sopratutto per la democrazia e la libertà, anzichè presentarsi e giustificarsi di fronte a capi di accusa gravissimi per chiunque e tanto più per un presidente del consigio, che dovrebbe rappresentare la popolazione italiana di fronte al mondo e a tutti.

Ma con che facce da sedere ci mettiamo quì a raccontare e questionare di questi fatti, anzichè andare a nasconderci dalla vergogna sotto terra come gli struzzi ?
Oppure essere accusati di reati gravissimi è ora diventato un titolo di merito, di cui andare orgogliosi, al punto di fare battaglie politiche in nome della libertà di "espressione delittuosa e delinquenziale", e per giunta gloriarsi di fronte al mondo ?

Ma quì siamo uomini o caporali capi-mafia (senza vergogna), come diceva Totò ?


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