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Commento di Libero Mercato

su La settimana dei mercati


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Libero Mercato Libero Mercato 10 aprile 2011 22:09

Gentile Vittorio, non volevo offenderla ma avendo notato molti errori di grammatica mi sono permesso di consigliarle un buon dizionario. Mi perdoni, ma ho ecceduto in cattiveria, lo ammetto senza problemi, anche perchè sono molto più giovane di lei e mi hanno insegnato che il rispetto, per chi ha più esperienza di vita di noi, è dovuto e sacrosanto.

Detto questo, non condivido in assoluto la sua analisi su molti punti, ma ci vorrebbe troppo spazio per elencarli.
Sono un liberale, convinto della capacità di sviluppare un vero libero mercato, l’unico in grado di poter garantire crescita economica, lavoro, benessere e quindi maggiore uguaglianza.
L’Italia è un paese vecchio, ingessato, che non cresce da almeno 15 anni e nonostante siamo la seconda potenza industriale manifatturiera d’Europa, stentiamo a competere con i nostri partner mondiali, per la troppa burocrazia, la lentezza della giustizia ed anche una certa incapacità e debolezza della classe politica.
Siamo un paese che non costruisce il proprio futuro e si regge ancora grazie a certe rendite di posizione garantite dal recente passato, ma quando queste finiranno (e prima o poi finiranno) non ci sarà più modo di recuperare.
Ovviamente partiamo da un comune punto di vista, l’insoddisfazione verso il nostro paese, ma credo che le nostre soluzioni per risplvere i problemi divergano moltissimo e se avrò tempo cercherò di spiegarle in maniera più concreta. Io sono un progressista e credo nella capacità dell’economia capitalista e finanziaria di contribuire a migliorare la situazione generale. 
Buona serata. 
E.B. 

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