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Commento di paolo

su “I have no dream!”. Disamina sulla generazione Cetto


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paolo 28 gennaio 2011 21:33

Cetto Laqualunque è il paradigma del politico meridionale . Non rappresenta e non vuole rappresentare un riferimento generazionale o di costume politico . E’ il classico terrone ignorante ,becero , puttaniero che si butta in politica per raggiungere i suoi meschini obiettivi personali .

E’ la satira non tanto del personaggio , ma del contesto sociale da cui scaturisce , fatto di mafiosità e sottocultura . Sua figlia è primario chirurgo ma ha la terza media ,parodia dei laureati in medicina nelle università del sud ,che espongono il prezziario degli esami , suo figlio Melo è uno scriteriato senza arte nè parte su quale il padre sputa per zittirlo ed il suo patner amoroso è anche il suo avvocato Samanta Fox , una specie di Ghedini al femminile ,che gestisce i suoi affari derivanti dal Minchioner ,versione sicula di un Millionaire Club esclusivo.
E’ un buzzurro sociale , un miserabile botolo che disprezza ogni regola ,parodia di molto di quello che sta succedendo in questi giorni , che disprezza la cultura ,la legge ,ogni regola elementare di educazione e si propone in veste di politico con un programma sintetico "chiù pilu pè tutti " , anticipando gli scandali sessuali che investono il nostro premier .
Insomma è il prototipo ideale di politico italiano da votare . Se si presentasse vincerebbe le elezioni . Infatti.

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